F-35 americani in Europa, il Pentagono ora può bloccare i decolli. L'intelligence francese: gestione software negli Usa. Ce lo dice l’intelligence francese e qualche giornale ha scoperto che le chiavi degli aerei da guerra F-35 - assemblati a Cameri (No) da Leonardo – non le abbiamo noi, ma gli Stati Uniti.
A dire il vero questo enorme problema strategico e politico lo abbiamo denunciato da subito. Da quando abbiamo cercato di bloccare la follia del progetto F-35. Lo scriveva già Francesco Vignarca, coordinatore Campagne Rete Italiana Pace e Disarmo, nel 2013, nel suo libro: “F-35 L’aereo più pazzo del mondo”. Lo abbiamo ripetuto in ogni occasione, incontri, documenti, comunicati, (https://www.disarmo.org/nof35/f-35-aereo-a-sovranita-limitata), anche nell’incontro avuto dentro la base di Cameri nel 2010: questo aereo potrà essere usato solo al fianco degli Stati Uniti, non contro la volontà a stelle e strisce. In altre parole: se gli USA non sono d’accordo, gli F-35 non decollano. E questo vale non tanto per chi è contro la guerra, contro le follia delle spese militari. Contro spese folli a danno della sanità, della scuola, delle persone più povere, dell’ambiente. Ricordiamo che durante il periodo del Covid tutte le aziende erano chiuse, tranne quelle considerate ‘vitali’: e infatti a Cameri si è continuato a lavorare per gli F-35. Considerare vitale uno strumento di morte la dice lunga!
Questo fatto delle ‘chiavi’ dovrebbe far riflettere soprattutto chi è a favore della guerra. Chi da sempre ha osannato e difeso questo aereo predisposto per il trasporto anche di armi nucleari. Un solo aereo costa più di 150 milioni! ‘Ma dobbiamo difenderci”. Questo aereo non è di difesa, è un cacciabombardiere. E comunque se l’Italia decidesse di usarlo per obiettivi che gli USA non condividono, l’aereo non si muoverebbe di un centimetro. “Ma è questione di prestigio nazionale, ne siamo orgogliosi!”. Ecco appunto, orgogliosi di non avere neanche le chiavi di questo gioello.
E se già prima il sapere che eravamo sotto controllo USA, era un problema serio, ancor di più oggi vedendo che aria tira oltreoceano. Sarebbe interessante sapere il parere del Ministro della Difesa. Di tanti politici, ad ogni livello, che da sempre difendono gli F-35. Di tanti opinionisti e giornalisti, che continuano a deridere chi parla di pace, di disarmo e nonviolenza e osannano la guerra e i suoi strumenti, illuminati dalle veline che arrivano da Leonardo per celebrare gli F-35 come orgoglio nazionale. Alla fine il vero orgoglio, celebrato con retorica di guerra oggi più che mai, è quello dei produttori di armi, dei mercanti di morte, di Leonardo, di Lockheed Martin…Sì, loro hanno tanti motivi per gioire!
E se in queste ore tutti preghiamo per papa Francesco, ricordiamo il suo impegno costante di denuncia della guerra e delle armi: “Anche oggi le vittime sono tante… Come è possibile questo? E’ possibile perché anche oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi, che sembra essere tanto importante!”.
(Redipuglia, 13.09.2014)