Marco Bellocchio ha girato un film, come sempre secondando la sua immaginazione, giustamente personale. Effetto notte invita, infatti, a rileggere personalmente le vecchie storie che hanno cambiato quel futuro che oggi è il presente. La memoria del cittadino anche per fatti politici determinanti il suo presente è terribilmente labile. Poi, dipende dove si era quando le cose accadevano e non se ne capiva né la realtà né il senso.

“Sia nel periodo pre-fascismo sia durante il fascismo... L’Italia nei suoi cento anni di colonie in Africa ha costruito e realizzato. Non siamo per natura gente che va a depredare e a rubare al prossimo...

Il Paese delle dichiarazioni roboanti, dei sistemi complessi, degli eventi critici che fanno sempre giurisprudenza d’elite, parole che cadono come cluster bomb. Altri due detenuti a fine corsa, tra i tanti di quest’anno, a seguito dell’anno precedente che ha battuto tutti i record di persone ristrette innocenti e colpevoli “evase con i piedi in avanti”.

L’Unicef ha lanciato un allarme. Nel mondo si fa campagna per la natalità. Forse bisognerà rifletterci perché, anche se alcuni dicono che per fare un bambino “ci vogliono un papà e una mamma”, io direi che, proprio se si pensa al bambino, il soggetto socialmente necessario è la mamma.

A centinaia sopra e sotto le onde, a centinaia con gli occhi ribaltati indietro, a centinaia respinti e ammazzati come niente fosse, tanto i veri responsabili che non sono soltanto gli scafisti, tutt’altro, avranno deliri di onnipotenza sufficienti per non pagare mai il giusto dazio.

Correva l’anno 1220: Antonio, partito dal Marocco e diretto in Spagna su un barcone di fortuna, a causa di una violenta tempesta in mare, approdò sulle coste di Sicilia e trovò aperti i porti e le città che lo accolsero pur essendo uno straniero (di Lisbona in Portogallo) e privo (si presume) di documenti.

L’Unicef ha lanciato un allarme. Nel mondo si fa campagna per la natalità. Forse bisognerà rifletterci perché, anche se alcuni dicono che per fare un bambino “ci vogliono un papà e una mamma”, io direi che, proprio se si pensa al bambino, il soggetto socialmente necessario è la mamma.

Sì, è quasi banale, ma non inutile, ricordare che il 24 maggio 1915 l'Italia dichiarava guerra all'Austria. E non era una guerra di difesa...

Rientri da Odessa e Mykolaiv e nella testa e nel cuore hai una gran confusione, dolore, tristezza, rabbia, e tanto altro… Siamo stati con la 5a carovana di #Stopthewarnow a Odessa e Mykolaiv.

Anche lui, anche Gianni Minà. Se n'è andato precipitosamente, senza alcun preavviso, come è successo a tanti grandi che hanno frequentato i suoi salotti televisivi.

Qualifica Autore: Consigliere Nazionale di Pax Christi

L’Inter ha battuto il Milan 3-0 l’altra sera, a Riyad. Nessuna contestazione. Non tanto per l’arbitraggio, ma per il luogo scelto: la capitale dell’Arabia Saudita. Per i Mondiali in Qatar qualche accenno di protesta c’era stato. Forse perché non giocava la Nazionale Italiana. Per la Supercoppa nessun problema.

Sì, diciamolo una volta per tutte: la colpa è loro! Sì, la colpa è di chi vuole pace.


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