C'è una quotidianità dell'informazione che non ci soddisfa perchè ha un'agenda che non sempre (quasi mai!) corrisponde alle priorità della gente e dei popoli.
C'è una verità troppo spesso nascosta tra le pieghe dei fogli di giornale o che incespica tra le parole dello speaker televisivo.
C'è un commento dei fatti che contano veramente che vogliamo rileggere con l'unico filtro che conosciamo.
Quello degli sconfitti, delle vittime, della pace, della gente...
"Avendo in corpo l'occhio del povero" - avrebbe detto don Tonino Bello.
Per questo lanciamo questa nuova rubrica "feriale", ovvero un commento breve che, come Mosaico di pace, ripesca un fatto per riproporlo all'attenzione dei lettori con una luce nuova, con una sensibilità che scommettiamo condivisa.
E se così non fosse è destinata ad aprire riflessione e dibattito.
Pertanto quotidianamente proporremo un commento - breve quanto un'annotazione - su qualcosa che rischierebbe di passare altrimenti inosservato.
Sarà curato dalla redazione e specificatamente da Tonio Dell'Olio.
Speriamo incontri il gradimento e il favore di chi cerca di lasciarsi provocare per non fermarsi mai alla scorza degli avvenimenti ma di cercarne la linfa per attingere nuovi motivi di impegno.

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L'augurio di Papa Francesco a Trump nel giorno del suo insediamento come presidente Usa non è un retorico esercizio di diplomazia edulcorata quanto la franchezza con cui ci si deve parlare da uomo a uomo.

È vero che il Likud ribadisce che non si tratta della fine delle operazioni di guerra e che l'accordo firmato non è la pace,

Oggi nelle chiese d'Italia si celebra la Giornata del dialogo ebraico-cristiano che ieri è stato in qualche modo anticipato da un importante incontro organizzato dalla Diocesi di Roma.

Un'etimologia germanica e longobarda dice che la parola tregua indica un patto che dà origine a una sospensione dei combattimenti.

Sull'esempio di Mario, nemmeno noi dobbiamo arrenderci. Se qualcuno spera il contrario, sappia che noi non possiamo arrenderci e non archiviamo.

Dice Cecilia Sala che è stata dura vivere l'abbraccio di addio con Farzaneh, la sua compagna di cella iraniana che era stata rinchiusa in quello stesso buco nero della prigione di Evin.

Generalmente si fa circolare un messaggio pubblicitario, uno spot, per incentivare le vendite, per promuovere un prodotto, far conoscere un bene di consumo. In questi giorni circola uno spot della Nato in cui un padre regala un modellino di aereo da combattimento a sua figlia la quale da grande diventa pilota di aerei da guerra per l’orgoglio del padre.

In questo tempo avaro di umanità non c'è modo migliore di seminare un futuro migliore che fare spazio alla parola della poesia che per me è espressione dello Spirito.

Don Angelo Casati: La parola della poesia venera e custodisce la distanza, il suo posto è sulla soglia.

Il Natale dovrebbe arrivare con un passo discreto e accorto come quando cammini in punta di piedi e stai attento a non provocare anche il più impercettibile rumore in casa perché il bambino finalmente si è addormentato.

Le mafie italiane sono diventate esperte di Intelligenza artificiale. Ormai da tempo, anticipando altre realtà,

"Non mi stanco di ripetere che il debito estero è diventato uno strumento di controllo

Educazione, sanità, impatto ambientale. Sono questi i comparti che sembrano aggirarsi tra i corridoi opachi della Legge finanziaria con il cappello in mano. Al contrario la spesa per le armi viene decisamente rafforzata da un flusso di denaro che spinge verso l’obiettivo imposto dalla Nato per raggiungere il 2% del PIL.

È stato depositato presso la Procura di Milano l’avviso di chiusura delle indagini a danno di Meta, la società irlandese di Facebook e Instagram per intenderci. Le indagini vertono sul prelievo dei dati sensibili degli iscritti (“informazioni personali e interazioni”, si legge nell’atto) che si configura come un rapporto di tipo commerciale.

Riprendo l’incipit dell’articolo di Irene Famà pubblicato su La Stampa di sabato 7 dicembre scorso.
Il carcere dovrebbe essere luogo di riscatto. E gli agenti i custodi di quel luogo così complesso dove quest'anno 86 detenuti si sono tolti la vita.

Gino Cecchettin è una persona pulita. Una testimonianza vivente di cosa intendiamo quando diciamo "amore" oppure "nonviolenza".

Nessuno dei giornali che pubblica la notizia titola: "Un bosniaco salva una donna da femminicidio sicuro".

Tutta la scrittura del mondo non basterà oggi per dire della vita di Iole Mancini. Partigiana per una vita, appunto.

La rivolta sociale è uno strumento povero nelle mani dei poveri. Nemmeno i regimi totalitari più ottusi, chiusi e violenti sono mai riusciti a scongiurare il moto della rivolta che, prima che nelle strade, nasce nelle coscienze.

Dopo la denuncia pubblica di Francesca Ghio, consigliera comunale a Genova, penso davvero che qualcosa possa cambiare.

Gli operatori di pace devono conservare un passo leggero. Non devono marciare con gli anfibi grevi dei soldati né volare sulle vicende umane come filosofi greci dell'atarassia, imperturbabili e impermeabili.

Ciò di cui c'è bisogno è una campagna a tappeto di ecologia mentale dei maschi. Informazione e formazione, sensibilizzazione e sostegno, accompagnamento e persuasione.

La neopresidente del Messico Claudia Sheinbaum, di professione è una scienziata climatica.

Da par suo Gian Antonio Stella ha dato la migliore risposta al ministro che non sa di patriarcato e nemmeno di femminicidi. Dalle pagine del Corriere della sera, Stella ha fatto parlare i numeri: “Tra il 2013 e il 2022 sono 201 le donne straniere conteggiate come vittime di femminicidio in Italia: di queste, oltre la metà (102) sono state uccise da uomini italiani”.

Il patriarcato non si presenta mai con le luci psichedeliche e con i titoli al neon.

Con Stefania Proietti non vince solo una parte politica ma uno stile che è lontano quanto la terra da Marte dall'arroganza che degenera in mancanza di rispetto fino a parlare il linguaggio della violenza.

La prima Assemblea sinodale della Chiesa italiana è un fatto storico. Una spinta al carretto della comunità cristiana verso il cambiamento.

Il Sinodo delle chiese in Italia, comunque vada, è una sfida. Se solo potesse servire a riconsegnare il diritto e il dovere a sentirsi parte attiva nelle proprie comunità, sarebbe servito a servire.

50 governi di Paesi rappresentati presso le Nazioni unite e 2 organizzazioni sovranazionali (Lega araba e Organizzazione della conferenza islamica) hanno scritto al Segretario generale dell'Onu, al Consiglio di sicurezza e all'Assemblea generale per chiedere un embargo totale di armi verso Israele.

Clean the Cop è il titolo della campagna di A sud per chiedere di ripulire le negoziazioni climatiche dalle pressioni dell'industria fossili.

Da Trump a Bandecchi passando per Javier Milei in Argentina, sembra che sia la stagione dell'uomo forte. Forte e violento.

Il mare si china e dice grazie. Anche la gente onesta benedice. Il sindaco di Pollica è una bandiera. Insanguinata sì, ma pur sempre una bandiera.

In quella che resta "la più bella Costituzione del mondo", all'articolo 32 si legge: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti".

Concordo assai con le affermazioni di Massimo Recalcati raccolte ieri da Francesco Rigatelli su La Stampa in un articolo dal titolo significativo: “La violenza non si cura col bastone. Quel che manca è il senso della legge”.

La colpa di Sonia Dahmani è quello di vincere la paura contro la repressione che vige in questo momento in Tunisia e di esprimere ad alta voce le sue opinioni.

"Manovra, via 4,6 miliardi dal fondo auto per finanziare l'industria della Difesa".

"Durante i conflitti armati, siano rispettate la vita e la dignità delle persone e dei popoli" ha detto ieri il papa all'Angelus. In questo modo ha inteso ricordare che anche nel corso dei conflitti armati c'è un diritto da osservare. E invece la Cnn ha raccolto le testimonianze di un soldato dell'Idf e di cinque giovani palestinesi che hanno raccontato che da parte dei soldati israeliani è pratica diffusa e abituale usare i palestinesi come scudi umani, costrungerli a precederli durante l'ispezione di un tunnel o di un edificio in cui si sospetti che ci siano trappole esplosive. Una pratica talmente comune che per l'esercito ha anche un nome: "protocollo delle zanzare". I civili coinvolti sono costretti a indossare una divisa dell'esercito israeliano e a ispezionare la casa secondo gli ordini che vengono impartiti loro. Ai soldati che dovessero rifiutarsi di obbedire viene detto che anche Hamas si serve dei civili come scudi per le proprie operazioni e che nasconde rifugi, depositi di armi e quant'altro in ospedali, scuole ed edifici civili. Il militare che ha testimoniato ha replicato che in quel caso si tratta di terroristi ma che l'esercito regolare di un Paese democratico è tenuto a rispettare il diritto internazionale. Per quanto ci riguarda, tutto questo non fa altro che rafforzare la convinzione per cui la guerra, oltre che essere la più stupida delle attività umane in quanto non ristabilisce né la verità, né il diritto, è in assoluto la meno umana e più degradante. 

Questa mattina cedo volentieri la parola a Julio Velasco, il coach della nazionale femminile di pallavolo e, soprattutto, una persona perbene. Molto perbene.

Non so dire se la vita di Gustavo Gutierrez sia stato un canto ma sicuramente è grido. In nome degli impoveriti/empobrecidos e degli esclusi. È stata rivoluzione.

OPCW è la sigla che indica l'Organizzazione dell'Onu per la proibizione delle armi chimiche che in questi giorni è impegnata nella prima conferenza internazionale dedicata al ruolo dell'Intelligenza artificiale (Ia) nell'attuazione della specifica convenzione su quel tipo di armi.

Padre Marcelo Pérez era un tsotsil, un discendente dei Maya. In Chiapas non aveva avuto bisogno di sposare quel popolo perché ne era parte da sempre.

Dura presa di posizione della chiesa di Taranto dopo che martedì scorso il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso ha inaugurato in pompa magna il riavvio dell'altoforno 1 di Acciaierie d'Italia in As.

"In Kazakistan non puoi mai sentirti al sicuro; devi solo tenere la testa bassa", ha detto Alexander, che ha raccontato di vivere senza una scheda Sim o un conto in banca per evitare di essere rintracciato dalla Russia.

Come non essere d'accordo con l'arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Gian Carlo Perego, presidente della Commissione Cei per le migrazioni e della fondazione Migrantes?

"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare" (Martin Niemöller). Proviamo a tradurla così: "Prima di tutto ordinarono agli abitanti della Striscia di sfollare e ne uccisero decine di migliaia e noi tacemmo per non passare come filo-terroristi, poi cacciarono anche i palestinesi della Cisgiordania dopo averli angariati in tutti i modi e noi pensammo che non era affar nostro sennò ci avrebbero definiti antisemiti, poi ingiunsero ai libanesi di andar via e noi ci voltammo dall'altra parte perché pensammo che un po' se l'erano meritato. Un giorno hanno sparato anche contro i nostri e ci hanno chiesto di andare via".

 

Era necessario che le forze armate israeliane arrivassero a minacciare l'incolumità di alcuni nostri connazionali perché potessero arrivare finalmente dal governo parole di condanna sull'operato di Israele!

Rispetto alle misure da adottare per la manovra finanziaria di cui emergono quotidianamente elementi e avvisaglie che turbano il sogno degli italiani onesti,

La sciagura più grande di cui restiamo vittime oggi è l'essere orfani di una vera profezia della pace.

"Poiché le guerre nascono nella mente (spirito) degli uomini, è nella mente (spirito) degli uomini che devono essere poste le difese della pace".

Il vero scandalo delle curve ultras di Milan e Inter non è l'infiltrazione e la regia della 'Ndrangheta sulle società quanto la reazione che le società stesse hanno avuto in tutti questi anni.

Nel convento di Tiro, città libanese di cui è parroco, padre Toufic Bou Mehri ospita le famiglie in fuga dall'orrore e dalla devastazione.

I rumori di guerra dall'Europa al Medioriente e oltre si fanno sempre più assordanti al punto che sembra che ormai la cosiddetta comunità internazionale non riesca più a sentire.

È importante quanto una luce che il presidente della Germania partecipi alle commemorazioni della strage di Monte Sole e chieda pubblicamente perdono del massacrato operato dalle SS ottanta anni fa!

La performance è la parola chiave che guida oggi la vita e le scelte di molti adolescenti e giovani.

Nel tentativo carico di speranza – e quindi mai disperato – di trovare un filo di luce nel mondo annebbiato dalle deflagrazioni di guerra e violenza e dalla convinzione ormai diffusa che il ricorso all'uso delle armi possa costituire una risposta legittima alla soluzione dei conflitti, vi sono almeno due echi che ci giungono come respiro di pace.

La verità è che abbiamo riabilitato la guerra. La guerra è tornata a essere parte integrante normale della nostra agenda dell'informazione.

La guerra è entrata nella vita quotidiana. Non si tratta di un'esagerazione.

In tanti abbiamo riso quando Donald Trump, nel corso del confronto televisivo con Kamala Harris, ha denunciato che immigrati haitiani di Springfield rubavano e mangiavano gli animali da compagnia.

Non è soltanto la guerra, anzi "le" guerre a intossicare la nostra informazione giornaliera.

Le Olimpiadi volevano essere un segno di pace, un ponte di fraternità tra tutta l’umanità, un confronto sulle abilità invece che sulla forza, l’esaltazione dell’incontro al posto della competizione.

In questi giorni, a seguito delle osservazioni che la Commissione europea ha mosso al governo italiano, ci si è soffermati sulla libertà di stampa.

Giovanni Piumatti è un prete di Pinerolo di 86 anni. Ma quando dico che è piemontese la lingua incespica perché l'ho conosciuto tanti anni fa in Africa dove, in tutto, è rimasto 50 anni.

Ma cosa avranno tanto da applaudire i senatori e i deputati statunitensi tutti riuniti per accogliere Benjamin Netanyahu nell'aula del Congresso?

Le colonie israeliane in Palestina e a Gerusalemme est sono illegali, Israele deve smantellarle e risarcire per l'occupazione. Lo scrive nero su bianco la Corte internazionale dell'Aja che è organo delle Nazioni Unite.

Riguardo all'attentato a Trump in pochi si sono interrogati seriamente sul tipo di arma utilizzata dal killer. È l'AR-15 che viene classificato come fucile d'assalto (Assault rifle) e di fatto è un'arma militare.

Ottant'anni fa, il 16 luglio 1944, don Elio Monari veniva fucilato dai nazisti a Firenze dopo essere stato arrestato e brutalmente torturato per dieci interminabili giorni. Non parlò. Don Elio era cappellano di un'unità partigiana.

Vi scongiuro non rassegniamoci, restiamo umani. Non rassegniamoci alla guerra, al non riconoscimento della dignità altrui e dei diritti universali. Restiamo umani.

Ci sono notizie che nemmeno vengono fornite che tanto appaiono quasi inutili eppure costituiscono la misura della nostra civiltà. Sì, avviene anche nella nostra sviluppatissima vecchia Europa.

"Un'orchestra sinfonica oggi costa meno di un calciatore, quale eredità speriamo di lasciare ai nostri figli? La cultura non esiste per trarre profitto, ma per educare.

"Facciamo emergere il futuro" è il claim che campeggia sulla pagina pubblicitaria di Fincantieri che ritrae un sommergibile a pelo d'acqua in mare aperto. Poi prosegue invitando ad investire "nel principale gruppo mondiale della navalmeccanica (…)".

Ancora un paio di giorni, poi sarà tempo di prendere atto del binario morto su cui è andata a incagliarsi la global minimum tax, l'imposta minima del 15% applicabile a tutte le grandi multinazionali e che dovrebbe colpire in particolare le aziende del Big Tech.

Antonio Mumolo, oltre che essere consigliere regionale del Pd in Emilia Romagna, è il fondatore dell'associazione Avvocato di strada. Si tratta di professionisti senza parcella che difendono le ragioni, ovvero i diritti, dei senza fissa dimora.

A cosa mai servirà la Fondazione per la Scuola Italiana inaugurata solennemente ieri a Milano alla presenza del ministro dell'istruzione e del merito?

Nico Piro ha ragione da vendere: registriamo un'indignazione intermittente. Il bollettino di guerra di giornata ci parla di orrori.

Non mi interessa infierire sulla riunione del G7 che tanto i risultati credo siano sotto gli occhi di tutti. Mi piacerebbe piuttosto che un istituto di ricerca della comunicazione mettesse a confronto i temi politici cruciali che l'hanno accompagnato come le guerre, l'immigrazione, la fame e i cambiamenti climatici con la comunicazione sulla scenografia.

La Procura ci prova ancora a chiedere l'archiviazione dell'inchiesta Mario Paciolla, il giovane operatore dell'Onu che "fu suicidato" in Colombia il 10 luglio 2020. I giornali dicono che i genitori non ci stanno e si oppongono, ed è vero.

Il diritto internazionale non contempla la presenza e l'azione del G7 tra le istituzioni sovranazionali, non è un ente riconosciuto, non è un'autorità certificata. Il G7 è piuttosto un club delle potenze che puzzano di naftalina.

L'assuefazione alla morte conduce a non considerare più così tanto "notiziabile" la morte in mare di persone migranti. Figuratevi quando la morte raggiunge profughi, migranti e sfollati in un deserto. È accaduto così anche in questi giorni in cui circa una cinquantina di sudanesi hanno incontrato la morte nel deserto tra Sudan ed Egitto.

Sdoganamento è un termine molto adoperato in questa stagione politica. Lo si ripete nei salotti televisivi soprattutto da parte dei rappresentanti della destra che – a loro dire – finalmente possono fornire una versione alternativa dei fatti consumatisi nel ventennio fascista.

"Il mondo militare affascina sempre i bambini: ergersi a difensori della patria era il sogno di Marco, Riccardo, Diego, Ricky. Abbiamo così trasformato la nostra classe in una base per l'addestramento militare, la battaglia in trincea e un ospedale da campo con le migliori infermiere!

Il partito di maggioranza rafforza il proprio consenso registrando il suo massimo storico ma non si tratta di Fratelli d'Italia quanto del "partito dell'astensione", ovvero della forza del non voto, ossia dello "scegli tu per me", oppure del "non me ne frega niente".

Siamo all'ultima campanella dell'anno de "la scuola secondo la destra" e forse vale la pena chiedersi qual è lo stato di salute di questo vitale incubatore di futuro. In realtà se ne parla molto poco al punto da apparire come una Cenerentola in castigo dietro la lavagna del dibattito sulle cose che contano.

Sono passati 30 anni (4 giugno 1994) dalla scomparsa di quel genio di Massimo Troisi. Aveva solo 41 anni e un talento naturale irrigato a profumi di vicoli e voci napoletane. Non trovo modo migliore per ricordarlo se non i versi di Roberto Benigni:

Questo è il giorno in cui, ormai da tanti anni, dedico lo spazio di questo pizzino, pressoché quotidiano, alla parata impropria della Festa della Repubblica. Le forze armate hanno già una giornata tutta per loro in cui – chi ci crede e chi vuole – onora il loro ruolo e corre ad applaudire uomini e armi.

"Se le alleanze servono a perpetuare le guerre è meglio scioglierle – ha detto Marco Tarquinio –. Bisogna quindi sciogliere l'alleanza con Israele e magari, per quel che ci riguarda, sciogliere la Nato in Europa e costruire una nuova alleanza tra pari con gli Stati Uniti d'America".

Ciò di cui non riusciamo a renderci conto con consapevolezza e senso di responsabilità è che le bombe che uccidono oggi la gente errante, inerme, stremata, sotto le tende precarie di Rafah, sono bombe sul futuro. Israele e Hamas stanno spargendo la gramigna dell'odio che nutre la vendetta.

Il monologo di Massimo Bernardini nella sua ultima puntata di Tv Talk è una vera e propria scuola di vita. Cercatelo in rete e ascoltatelo tutto. Dopo 542 puntate della stessa trasmissione, 1000 ore circa di televisione e oltre 5000 ospiti, ha deciso di passare il testimone di propria spontanea volontà. "Io a luglio compio 69 anni – ha detto – e da due anni sono in pensione, pensione di vecchiaia.

Con qualche imbarazzo e senza ammettere la sconfitta della propria mission e la mancanza di interventi appropriati, il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha reso noto che i conflitti armati hanno ucciso lo scorso anno 33.000 civili a livello globale, il 72% in più rispetto al 2022.

I collaboratori di giustizia ci hanno indicato con precisione che la maniera dei mafiosi di riferirsi alla strage di Capaci era "l'attentatuni", letteralmente il grande attentato. Si puntava a realizzare un gesto eclatante e spettacolare e non semplicemente a liberarsi del giudice Falcone.

Con l'Ucraina e il Medioriente in fiamme, la guerra è ritornata ad essere una possibilità, una strada percorribile, un'eventualità. Ci sono molti segnali in questa direzione, ma quello che mi sembra più eclatante di tutti è "il bunker di Brione".

L'Arena di pace è un catino in cui sono concentrate emozioni, grida di dolore, speranze di pace, desiderio di vita e molte altre cose. La sola presenza del papa ha riscattato dalla soglia della marginalità ecclesiale e sociale l'impegno di tante e tanti che hanno creduto e credono nella costruzione della pace secondo il Vangelo di Cristo e secondo la volontà scolpita nella Carta della Costituzione.

Da oggi nell'Arena di Verona si prova a disegnare il mondo che vogliamo. O forse è vero che si tratta del mondo sognato da Dio. A farlo c'è un popolo intero, il popolo della pace, che si confronterà su cinque pilastri per la costruzione di una convivenza nonviolenta: "Economia, lavoro e finanza", "Migrazioni", "Ecologia integrale e stili di vita", "Democrazia e diritti", "Disarmo".

Ho visto un video in cui alcuni attivisti della destra israeliana assaltavano un camion di aiuti umanitari destinato alla popolazione stremata della Striscia di Gaza. Era un camion che trasportava farina e zucchero. Dopo aver costretto l'autista a fermarsi hanno scaricato per strada tutto il carico.

Quelle fotografie esposte per strada con i volti degli abitanti di via del Campo rappresentano la risposta migliore alla corruzione eletta a sistema e all'indifferenza di tanti. "Metterci la faccia" è essenziale per contribuire a bonificare il mondo dal male e muoversi "in direzione ostinata e contraria".

Due profeti di pace in tempi complessi, capaci di superare i pregiudizi per andare incontro all'altro, sapendo che con la guerra tutto è perduto. Stiamo parlando di Luigi Bettazzi e Giorgio La Pira, protagonisti di un incontro che si è tenuto ieri al Salone del Libro, organizzato da diocesi di Torino e Uelci (Unione editori e librai cattolici italiani).

Nel tempo in cui l'impegno politico era l'unico orizzonte immaginabile per il cambiamento, andare per canzoni popolari poteva essere considerata una fuga. Dall'altra parte il ceto colto e gli intellettuali di plastica non potevano cedere alla possibilità di dare dignità al canto dei contadini, degli operai, delle mondine e dei cantastorie.

"Perché imparare l'acca se non si pronuncia?" scrive Mary in un post su Twitter. E sembra solo una battuta, ma non lo è. Dietro la mutina – così la chiamavamo alle elementari – c'è un mondo. Dentro la mutina c'è un mondo. Perché quella consonante muta è la portabandiera della folla dei senzavoce.

Per le strade di Gaza si festeggia la tregua. Dopo tutti questi mesi in cui i nostri occhi si sono riempiti di morte come le loro vite, ci sono video provenienti dalla Striscia che infondono speranza. Festeggiamenti incerti, dal momento che non vi è ancora una parola di consenso da parte di Netanyhau e del suo governo.

Per il tramite di padre Gianni, un missionario saveriano che opera in Congo, mi sono arrivati alcuni video di ordinaria violenza ai danni di quelle popolazioni. Tra le altre ci sono le immagini di una donna colpita a morte e riversa per terra in strada col bambino che piange stando, secondo il costume del luogo, fasciato dietro le spalle.

La cittadinanza onoraria che sabato 6 maggio viene conferita a Maria (2 anni e mezzo) dal comune di Lampedusa non è semplicemente un fatto edificante. Maria, figlia di genitori della Costa d'Avorio, nasce nel 2021 subito dopo lo sbarco senza avere il tempo di raggiungere un reparto di maternità in un'altra città della Sicilia.

Le violenze consumatesi ai danni dei minori nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano non sono una semplice macchia sul tessuto delle istituzioni. Si tratta piuttosto di una ferita inferta nella coscienza sociale del Paese e nella vita di quei ragazzi.


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