Fino a qualche tempo fa sarebbe stato assolutamente impensabile. Qualche giorno fa il quotidiano in lingua inglese degli Emirati Arabi ha pubblicato la notizia che l'anno prossimo si darà inizio alla costruzione di una sinagoga che sarà inaugurata nel 2022.

Avete capito bene: ho scritto “sinagoga”. E quel che ancora di più lascia stupefatti è che sorgerà in un'area di Abu Dhabi denominato "House of the Abrahamic Family". In quel complesso ci saranno la sinagoga, una moschea e una chiesa. Secondo tutti gli osservatori attenti, si tratta dei frutti della visita che nel febbraio scorso Papa Francesco ha effettuato in quel Paese siglando la dichiarazione comune sulla Fratellanza umana con l'imam Al Tayyeb della Grande Moschea di Al-Azhar. Sono segnali importantissimi di un mondo islamico che comincia ad aprirsi al pluralismo, al dialogo e all'incontro interreligioso, nonostante le minacce della presenza fondamentalista, radicale e violenta, che guarda a queste scelte come a un tradimento del Corano. D'altra parte - statene certi - anche in campo cristiano (e cattolico) non mancano coloro che ripetono stancamente che tutto questo crea solo confusione senza alcuna base teologica, è sincretismo eretico e rinnegamento della vera religione. Insomma, i fondamentalismi, religiosi e non, si somigliano tutti, adottano le stesse parole e guardano alla realtà con gli stessi filtri.


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