Un esempio coraggioso da seguire è quello del sindaco di Rivalta, nel torinese, che, sfidando il decreto Sicurezza che impedisce il riconoscimento di una residenza anagrafica ai richiedenti asilo, ha iscritto all’anagrafe comunale un rifugiato.
“Mi auguro che questo mio gesto non sia isolato — afferma il sindaco Nicola De Ruggiero — e che altri primi cittadini, in Italia, accolgano le istanze di iscrizione all’anagrafe di migranti e richiedenti asilo, in modo che si possa portare il problema all’attenzione del nuovo governo, perché l’esecutivo ponga rimedio a una situazione potenzialmente lesiva e discriminatoria». Per tutelare gli uffici e i dipendenti comunali, il sindaco ha proceduto personalmente alla registrazione di Ousseynou Fall, senegalese domiciliato al Centro di accoglienza straordinaria di strada del Dojrone in possesso del permesso di soggiorno provvisorio da quando ha formalizzato l’istanza di riconoscimento della protezione internazionale. De Ruggiero ha inviato l’atto al prefetto di Torino, perché assuma i provvedimenti opportuni. (Corriere della sera, 30 settembre 2019)