Valeria ha compiuto tre anni da qualche giorno. Anche lei da più di 40 giorni sta in casa. I suoi genitori se ne inventano una dopo l'altra per poter rendere più lieve, proficuo e bello questo tempo da trascorrere insieme.

Che non sia un peso ma un'opportunità. Non una condanna ma un'occasione. E così tra bolle di sapone, letture ad alta voce, capriole all'indietro da imparare, un po' di cartoni in tivvù, disegni e videoincontri con nonni e parenti, il tempo non passa, si vive. Alla fine Valeria sembra anche contenta di questa situazione che non aveva messo in conto: vivere tutto questo tempo con i suoi genitori e suo fratello. Il 22 aprile scorso, 50ma Giornata della terra, si è pensato di celebrare la ricorrenza con un disegno. Valeria si è impegnata creativamente come sempre (?) e, dopo aver disegnato un sole giallo, un blu mare in basso con similpesci che nuotano, ha tracciato un cerchio imperfetto e all'interno ha disegnato vari oggetti indefiniti e tre figure: una linea verticale piantata per terra alla cui sommità c'è un piccolo cerchio con due puntini (evidentemente degli occhi) e, poco più in basso, una linea piccola (evidentemente una bocca). A quel punto la domanda nasce spontanea: "Chi sono queste tre persone?" La risposta che spariglia: "Non sono persone, sono fiori". Di qui conseguentemente: "Ma se hanno occhi e bocca...". Risposta: "Sono fiori felici". All'inizio di questa settimana vorrei regalare fiori felici a tutto il mondo.


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