Direttamente da Avvenire riprendo l'articolo di Loretta Bricchi Lee che scrive da New York e che implicitamente ci chiede di esultare per questa notizia.
Alex García è tornato a casa. Dopo aver vissuto per tre anni e mezzo in una chiesa di Maplewood, in Missouri, per evitare la deportazione, l'honduregno, che era entrato illegalmente negli Usa nel 2000, ha potuto riunirsi alla moglie e ai figli. Fare ricorso alla legge "santuario" – che impedisce agli agenti Ice dell'immigrazione di arrestare chi si rifugia in un luogo di culto – non sarà più necessario per García e per dozzine di immigrati irregolari. La scorsa settimana il presidente Joe Biden ha cancellato l'ordine esecutivo del predecessore Donald Trump, che prevedeva la deportazione di chiunque fosse entrato nel Paese senza permesso ufficiale: compreso chi, come García, avesse un permesso temporaneo, fosse incensurato e sposato a un cittadino Usa. La strategia di Biden mira a colpire solo chi compie crimini aggravati o rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale. Proprio ieri, il nuovo presidente ha revocato anche la decisione di Trump di bloccare i visti d'ingresso temporanei per la durata della pandemia, sottolineando che impedire l'immigrazione legale «non avanza gli interessi degli Stati Uniti, ma al contrario ne rappresenta un danno».