Potrebbe essere un esempio da imitare? In Vaticano da ieri i cardinali si sono visti ridurre del 10% la propria retribuzione, gli altri superiori subiranno una decurtazione pari all'8%. Chierici e religiosi/e dipendenti, il 3%.
Tutti, ad eccezione però dei livelli più bassi, si vedranno bloccati gli scatti di carriera. Lo ha deciso papa Francesco con un motu proprio emanato ieri sul contenimento della spesa per il personale della Santa Sede, del Governatorato e di altri enti collegati. Non mi pare un sacrificio insostenibile, non è uno scandalo e semplicemente indica una strada assai percorribile. È possibile, cioè, prevedere una solidarietà retributiva nel rispetto dei principi della progressività e della proporzionalità sanciti anche dalla Costituzione più bella del mondo. La crisi colpisce alcuni settori e non altri. Sicuramente non risente della crisi economica chi riceve in busta paga la stessa retribuzione precedente all'inizio della pandemia. Sicuramente ci sono alcuni comparti che hanno proseguito nelle vendite come prima e altri ancora che hanno visto incrementare i propri affari a causa della pandemia. Nessuno vuole insegnare l'economia agli esperti del governo tecnico-politico, ma il buon senso e la solidarietà suggerirebbero di prelevare progressivamente e proporzionalmente almeno da chi è stato addirittura favorito dalla pandemia per ridistribuire a chi ne è stato fortemente penalizzato. Elementare, Draghi.