"Contra factum non valet argumentum" dicevano i latini per indicare l'evidenza di situazioni che non hanno bisogno di parole, riflessioni, opinioni per essere sostenute e dimostrate.

Sta avvenendo così in due grandi Paesi dell'America Latina, in Brasile e in Colombia, dove l'evidenza dei fatti dice delle politiche sbagliate di Bolosonaro e Duque, i rispettivi presidenti. Si tratta del numero delle vittime: conseguenze dirette di scelte politiche sbagliate. È uno scollamento evidente tra il palazzo e la vita degli abitanti. Il "factum" dimostra che non sono stati compresi i bisogni delle persone e i motivi della loro protesta. La fiumana di persone che si è riversata nelle strade di 200 città di quel continente chiamato Brasile, non è gente politicamente contraria a Bolsonaro e anzi, tra loro, c'è sicuramente chi l'ha votato. Semplicemente sono persone che hanno sete di vita e hanno compreso che la clorochina non è sufficiente per contrastare la pandemia, vogliono vaccini. L'errore peggiore che si potesse compiere in Colombia era di soffocare la protesta, sempre più crescente, ricorrendo a una forza repressiva più violenta e il presidente ha scelto di mettere in campo i militari. Ci sono situazioni in cui si potrebbe passare alla storia, cogliendo saggiamente l'occasione di fare un passo indietro. Ma i due presidenti di Brasile e Colombia non sembrano essere all'altezza di una tale profondità di pensiero. 

 


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