Lapidaria, leggo questa frase su twitter: "Il peccato originale della sanità è aver trasformato un ospedale in azienda dove il manager viene premiato per i soldi che ha risparmiato, non per la qualità del servizio e per le vite salvate".

E penso che il capitalismo, l'economia di mercato nella quale siamo immerse e immersi, non è capace di guardare negli occhi le persone e di scorgere una vita, un nome, una storia. E non è una questione che riguarda soltanto la sanità e gli ospedali. E penso alla Costituzione che ha assorbito con rispetto il vangelo della dignità e dei diritti d'ogni persona. Penso alle garanzie e alle tutele previste e predisposte per tutte le cittadine e i cittadini secondo il principio di uguaglianza e di solidarietà sociale. E penso alla prossima (o al prossimo) presidente della Repubblica e al compito gravoso che avrà di tenere la mano sul timone di questa nave che tante volte, come nel caso degli ospedali, compie pericolose virate o si distrae dalla bussola. Le persone, soprattutto quando sono fragili, migranti, ammalati, hanno diritto di essere accolte, sostenute, curate, accompagnate non in base al reddito ma al semplice fatto di essere al mondo.


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