L'incontro di commiato tra il presidente Sergio Mattarella e papa Francesco, previsto per questa mattina in Vaticano, ha il sapore autentico di un incontro tra due persone (e due personalità) che vivono il proprio mandato nello sforzo continuo di non far prevalere i ruoli sulle persone.

Con attenta discrezione e senza invasione di campo, nel rispetto dei propri ambiti e della laicità dello Stato come dello spazio delle fedi, nello spirito del servizio sempre. Soprattutto nelle situazioni più critiche e difficili. Qualcuno direbbe che è uno stile d'altri tempi, ma ciascuno piuttosto speri che non ci rassegniamo a una politica e a un potere arraffone e volgare, miope e parolaio, biscazziere e socialnetworkista. Ciascuno conservi nel cuore l'immagine che le agenzie ci consegneranno dell'incontro di due uomini che interpretano la propria vita, prima che il potere che sono chiamati ad esercitare, esclusivamente come servizio, e che distillano idee, visioni, proposte e scelte con parole semplici ma importanti per la vita di tutte e di tutti. 


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