Il Mosaico di oggi lo voglio dedicare tutto a Great Nnaci, una torinese nata diciassette anni fa da genitori nigeriani. Lo dedico a lei perché Mattarella l'ha scelta nel 2019 come Alfiere della Repubblica ma, a causa della pandemia, solo pochi giorni fa è stato possibile dar luogo alla cerimonia di consegna.

"Rappresenta un modello positivo di cittadinanza per le sue qualità di atleta, affinate pur tra difficoltà, – si legge nella motivazione – e per la disponibilità che mostra nell'aiutare i compagni e nel collaborare alla formazione e all'allenamento dei più piccoli". Nel 2019 Great ha segnato il record della sua categoria saltando con l'asta 3,80 metri. Peccato però che insieme al suo allenatore ha dovuto battersi parecchio perché il risultato fosse omologato in quanto non è cittadina italiana. E per questa stessa ragione non può partecipare né agli europei e né ai mondiali pur essendosi qualificata. Dovrà attendere di compiere 18 anni per dare inizio all'iter per la concessione della cittadinanza italiana. Insomma, può essere alfiere ma non cittadina italiana. Un paradosso che a Natale potrebbe portare a incensare l'immagine di Gesù bambino nelle nostre liturgie e a riporlo nei nostri presepi ma a guardarci bene di concedergli lo ius soli nella nostra vita.