Con buona pace del circo di Sanremo, oggi gli occhi sono puntati anche sul "nuovo" presidente della Repubblica e sul discorso che pronuncerà in Parlamento.

Il ruolo che la Costituzione più bella del mondo assegna al Capo dello Stato non è quello di dettare la linea politica né di decidere le scelte da operare, ma di salvaguardare i valori della Costituzione in tutte quelle scelte. Per questa ragione molte organizzazioni (Amnesty International, Emergency, Medici senza frontiere, Mediterranea, Open Arms e Sea Watch…) chiedono che nel discorso di questa mattina, Mattarella chieda di cancellare l'accordo della vergogna con la Libia. Di fatto quel protocollo, di cui proprio oggi cade il quinto anniversario, favorisce la mafia libica e condanna a sofferenze atroci e a morte migliaia di persone. "Detenzione arbitraria, tortura, trattamenti inumani, stupri, violenze sessuali, lavori forzati e uccisioni illegali. Questo – sottolinea Amnesty – è l'atroce destino cui, negli ultimi cinque anni, sono andati incontro oltre 82mila uomini, donne e bambini intercettati in mare e riportati in Libia – 32.425 solo nel 2021 – grazie alla collaborazione dell'Unione Europea con lo Stato nordafricano, collaborazione in cui l'Italia è in prima linea". E noi, prestando le nostre orecchie ai migranti, ascolteremo con attenzione il discorso del Presidente.


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