La tragedia della Marmolada giunge come una dolorosa terapia d'urto che è costata la vita a molte persone del tutto innocenti. A sottolineare la gravità dei fatti accaduti c'è stata la presenza del presidente del consiglio.
Giornali e notiziari, nelle diverse forme, hanno ceduto la prima pagina e, quanto meno, ora se ne parla. Quantomeno si sottraggono argomenti vacui ai negazionisti climatici e agli scettici, a chi in questi anni ha irriso Greta e le sue amiche definendole "gretine" e oggi si ritrova nudo di fronte a una tragica evidenza. Ma mi chiedo: Quanto durerà? Non sarà che poi avviene come per le stragi quotidiane causate dalla vendita delle armi nel Stati Uniti? Quella che il governo chiama "transizione" e il Papa "conversione", come nel caso delle armi, insidia poteri economici consolidati che non possono né convertirsi, né "transizionare". Troppi sono gli interessi in ballo e si teme che non ci sia distacco di giacchiai, siccità diffusa, tropicalizzazione meteorologica in grado di distrarci dall'adorazione del dio denaro. Lo capiremo meglio tra qualche giorno quando la notizia, come una goccia sull'impermeabile, scivolerà sempre più verso il basso e i cambiamenti climatici torneranno ad essere ricordati di venerdì da alcuni ragazzini per strada.