La forza (e l'importanza) di Economy of Francesco non sta nelle parole del Patto siglato tra il Papa e i giovani partecipanti al percorso di questi tre anni. Piuttosto è nelle mille esperienze di economia alternativa al capitalismo che sono rifluite ed emerse facendosi conoscere.

 Henry Totin (Benin) ha parlato di Javev, un'associazione che ha fatto del giacinto d'acqua o togblé una risorsa economica per i contadini della valle di Ouémé. L'emozione è tanta quando Maryam, attiva nella promozione delle donne in Afghanistan, racconta come si è messa in salvo grazie alla rete di amici conosciuti con Economy of Francesco. Mateusz Ciasnocha parla de 'La Fattoria di Francesco': un contadino della Polonia del Nord ha "brevettato" un sistema di coltivazione che ha creato una nuova impresa a Ibadan, in Nigeria. E tante tante altre storie da Argentina, Thailandia, Rwanda, Kenya, Colombia, Indonesia, Guatemala. Semi di una foresta che annunzia il nuovo che sorge all'orizzonte. Vicino o lontano non importa. È più importante mettere in moto processi che spingono verso il cambiamento. Ha ragione Papa Francesco: "Grazie a Dio voi ci siete: non solo ci sarete domani, ci siete oggi; voi non siete soltanto il "non ancora", siete anche il "già", siete il presente".


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