Il padre di Foad Mohammadi ha preso la parola davanti alla grande folla che si è riunita di fronte alla sua casa.

Mohammadi è stato ucciso in Iran in seguito a forti scontri tra dimostranti e polizia durante le manifestazioni nella città curda di Kamyaran. L'uomo ha detto: "Un tempo per dire a un uomo che hai coraggio si diceva: sei un vero uomo. Oggi si deve dire: sei una vera donna perché dobbiamo riconoscere che le donne in questo Paese stanno dimostrando di avere più forza di noi". Ed è così. E non avviene soltanto in Iran. L'ho constato in Argentina con le Madres de Plaza de Mayo, in Tunisia con le madri dei desaparecidos del Mediterraneo, nell'Afghanistan abbandonato colpevolmente e ipocritamente al destino segnato dai Taleban, nell'Egitto senza diritti, per arginare i cambiamenti climatici con Greta e le sue coetanee, in Colombia, Messico, Guatemala e Honduras a reclamare il ritorno dei figli inghiottiti nel nulla dei narcostati. Il potenziale di protesta delle donne è un fatto di utero. Nasce con ogni donna. Gli uomini non riuscirebbero in nessun caso a vestirsi di quello stesso coraggio che giunge fino al dono della vita. Per questo è più giusto dire: "Sei una vera donna".


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