Ce lo ricorda l'Osservatore Romano in prima pagina. A Ginevra si è aperta la 52^ sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, che coincide con il 75° anniversario della Dichiarazione universale.

Lo stesso giornale riprende nel titolo un'espressione usata dal segretario generale dell'Onu, António Guterres che, per la verità, è stato molto critico sullo stato del riconoscimento e dell'applicazione dei diritti umani nel mondo e ha elencato uno per uno i fattori della "marcia indietro". "La povertà e la fame sono in aumento per la prima volta da decenni – ha detto – e la pandemia si è tradotta in un'epidemia di violazioni dei diritti civili e politici". E se volete un altro indice preoccupante della "marcia indietro" provate a cercare sulle testate, nei siti web informativi e sui social qualche report, uno stralcio, un riferimento all'importante sessione e vi accorgerete della "distrazione". Anche per questo non è che siamo fermi, stiamo proprio andando indietro.


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