Vincenzo Luciano, 51 anni, pescatore di Cutro, parla in una video intervista e non riesce ancora a trattenere le lacrime.
È stato tra i primi ad arrivare sulla spiaggia e oggi non trova le parole per raccontare quello che ha visto e quello che ha provato. Ha visto, si è tuffato in acqua e ha tirato fuori dall'acqua solo cadaveri. Per questo – sia detto senza polemica – le sue parole, le sue considerazioni, sono molto diverse da quelle di un vecchio giornalista che riesce a ironizzare sprezzantemente e dalle dichiarazioni del ministro senza umanità. Luciano il pescatore ha solo un senso di colpa grande quanto il mare e un dolore lancinante che non gli permette di prendere sonno. "La mia frustrazione è che non sono riuscito a salvare nessuno di loro" racconta. Quando è arrivato in spiaggia è riuscito solo a tirare fuori dal mare in tempesta, cadaveri e cadaveri "per evitare che la risacca li riprendesse". E poi: "Non ero pronto per questo, sono stato preso dal panico...". Tra le vittime, il pensiero di Luciano va a un bambino che aveva cercato di salvare. "Aveva 2 o 3 anni. L'ho tirato fuori con gli occhi ancora aperti e ho detto: "forse lo salvo. Poi invece ho visto che aveva schiuma dalla bocca e allora non ho potuto che chiudere quegli occhi. Se fossi stato lì un minuto, o 20 secondi prima, forse avrei potuto salvarlo. Ora mi sento in colpa". (Fonte: La Repubblica web)