Di fronte alla strage di vite e di sogni, le lacrime hanno lo stesso sapore salato dell'acqua del mare.
E non ho pensiero se non per le donne mancate il cui respiro è stato strozzato in fondo al mare come una rosa strappata alle sue radici. Sono bambine che si fidavano del mondo, di un padre, una madre, una barca, un destino per emergere appena con la bocca dalla disperazione. Bambine che non hanno avuto il tempo di conoscere i giochi nel quartiere e tantomeno di sognare gli amori sognati. Donne di domani seminate nel mare da due fanatismi solo apparentemente opposti. Quello d'origine e quello di approdo. Uno che schiaccia e l'altro che respinge. E le lacrime di una madre nascoste nel burqa si sentono senza vedersi e hanno il sapore salato del mare. E del male. E dell'amore. Trafiggono l'anima. Per questo bisogna partire e fidarsi. Ma chi l'ha detto che i semi nel mare non germogliano?