Sicuramente al primo posto della nostra attenzione deve esserci la vita delle persone.
Peraltro nelle guerre moderne si punta essenzialmente a colpire obiettivi sensibili di importanza strategica senza alcun rispetto per le popolazioni coinvolte. L'attenzione per i danni ambientali in genere è secondaria anche perché si ritiene che non coinvolga direttamente la vita delle persone. Ancora una volta non ci si rende conto che si tratta del nostro habitat e che i guasti causati alla natura compromettono la vita delle persone. Ebbene in base alle informazioni ufficiali, "dall'inizio delle ostilità in Ucraina sono stati danneggiati circa il 20 per cento delle aree naturali protette del Paese e 3 milioni di ettari di foresta, mentre altri 450mila ettari si trovano in zone occupate o interessate dai combattimenti". Lo si capisce accedendo alla mappa interattiva presentata nei giorni scorso da Greenpeace ed Ecoaction, un'organizzazione ambientalista ucraina, e visibile sui loro rispettivi siti internet. Insomma non è un effetto meno grave della guerra, semmai può essere considerato maggiore in quanto destinato ad avere conseguenze nel tempo.