La foto – sacra come un'icona – che dice tutto il dolore del mondo è quella scattata da Filippo Rubin per la Nuova Ferrara e ritrae un uomo in barella che partecipa al funerale del figlio.

Il 15 maggio scorso a Codigoro (Ferrara) Fanel Pricopi (48 anni) e Robert (20 anni) stavano lavorando sul cestello di una piattaforma che ha ceduto uccidendo il più giovane e il suo collega Ionel Costin, 50. Riportando molte fratture ce l'ha fatta solo Fanel che ieri, anche in barella e con entrambi i femori ingessati, ha voluto essere ugualmente presente al rito. La foto lo ritrae mentre, sdraiato sulla barella, accarezza la bara del figlio. Quel gesto dilaga nell'umanità e feconda dolore e speranza. In quella carezza c'è disperazione e fatica, amore e tenerezza di intere famiglie che da sempre nella storia e nella geografia abbandonano le proprie terre per cercare vita – mica fortuna! – solo vita. E trovano la morte. È quella carezza a rendere seme quella sconfitta. Ma solo se noi abbiamo occhi per vederla.


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