Don Milani è oggi più vivo di quanto non lo fosse 56 anni fa. In questo mondo che spesso sembra preferire ostentare la mediocrità e la banalità, c'è un fiume carsico che è fatto di eccellenze silenziose e discrete.
Me ne accorgo viaggiando e incontrando persone di cui non avevo mai sentito parlare prima e che aiutano il mondo a galleggiare nella tempesta. Sono persone che non amano il clamore, l'applauso facile dei fan e le celebrazioni solenni e si rimboccano le maniche ogni giorno ben oltre il proprio "dovere". Spesso si tratta di persone che hanno contribuito a costruire un argine alle povertà educative e hanno dato vita a scuole popolari, esperienze di strada e di quartiere. Gente che ha aperto i locali di una parrocchia o di una casa privata per dare la dignità delle parole ai tanti Gianni da Lettera a una professoressa che casomai oggi sanno stare davanti a una tastiera di cellulare ma conoscono solo le parole degli influencer e dei rapper di periferia e non quelle che contano veramente. Talvolta sono preti che non trovi celebrati, intervistati, premiati, promossi ad alte cariche e che hanno la pazienza e la fedeltà di stare dentro la trama delle storie delle tante nuove Barbiana. Grazie.