Brillante e innovativo docente universitario di Psicologia dello sviluppo a La Sapienza di Roma, ha sempre unito l'attività accademica con l'impegno nella strada.

Gerard non si limitava a stare sempre dalla parte degli emarginati, semplicemente e più radicalmente, sceglieva di stare con loro. E per questo ha abitato con i baraccati di Prato Rotondo rivendicando di fronte al mondo intero la dignità per quelle persone e il loro diritto ad abitare una casa degna di quel nome. Per questo fu allontanato dalla congregazione dei salesiani e sospeso dall'esercizio del ministero di prete. Poi ha lavorato con i giovani sandinisti in Nicaragua ed ha fondato in Guatemala il "Movimento dei ragazzi e delle ragazze di strada" (Mojoca), attivando in Italia ed in Belgio, del quale è originario, "Amistrada - Rete di amicizia con i ragazzi e le ragazze di strada del Guatemala". Ha dato inizio a metodi pedagogici innovativi fondando il principio dell'"amicizia liberatrice". Ieri Gerard Lutte è morto tra i suoi ragazzi in Guatemala e, come si dice in queste circostanze, "da oggi l'umanità è più povera" ma è altrettanto vero che, grazie a lui, i poveri sono un poco più ricchi. Quando lo si rimproverava di non obbedire ai suoi superiori rispondeva che i suoi superiori erano i poveri e che obbediva in modo scrupolosissimo.


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