La disparità di genere prima che essere un sintomo preoccupante della cultura e dei fattori in cui matura la violenza sulla pelle delle donne, è già una violenza in sé.
Per questo è necessario intercettare tutti i segnali, le abitudini, le pratiche che perpetuano le disparità e lavorare per annientarle. Il fenomeno delle dimissioni dal lavoro post-maternità è uno dei fattori che bisognerebbe indagare bene. Nel 2022 sono state più di 61mila quelle convalidate dall'Istituto nazionale del lavoro e, rispetto all'anno precedente, sono aumentate del 17%. La difficoltà consiste nel riuscire concretamente a conciliare vita e lavoro. In questo ci sarebbe un'ampia gamma di misure che la politica potrebbe varare, favorire, mettere in campo… Mentre ci prepariamo al Natale, varrebbe la pena ricordare che non c'è sconfitta più amara per una civiltà che far vivere la maternità come una sconfitta, un evento indesiderato, un ostacolo. In questo senso l'incentivo economico una tantum per la nascita di un figlio appare come un'offesa se confrontata col rischio di perdere il lavoro.