Si calcola che tra il 7 ottobre e il 14 dicembre 2023, nella Striscia di Gaza occupata, siano morte oltre 18.787 persone, il 70% delle quali erano donne e minori.
Nella Cisgiordania occupata, nello stesso periodo, sono stati uccisi 278 palestinesi, di cui 70 minori. Almeno 1200 persone – per lo più civili, inclusi 36 bambini – sono state uccise in Israele il 7 ottobre. Nella Cisgiordania occupata, raid dell'esercito e coloni israeliani causano violenze continue, trasferimenti forzati, arresti di massa e uccisioni extragiudiziali. Dal 7 ottobre ad oggi, risultano uccisi almeno 86 giornalisti e numerosi membri dello staff delle Nazioni Unite nel pieno svolgimento del loro lavoro. In questo contesto, il lavoro dei giornalisti è fondamentale per narrare l'escalation di violenza in corso attraverso notizie verificate e testimonianze. Sono tutte ragioni molto concrete, anzi di vita o di morte, per pretendere quanto meno un cessate il fuoco. E per questo stasera alle 18 in Piazza Esquilino a Roma, organizzazioni, reti e associazioni si sono dati appuntamento per accendere 1000 candele per richiamare l'attenzione sulla luce che bisogna fare sulle tenebre della negazione dei diritti umani e sui crimini di guerra. Alla stessa ora in tanti si ritroveranno in varie città del mondo a porre in atto lo stesso segno.