Cosa avrà detto di così sconvolgente e irritante Alessandro Gassmann per attirarsi l'ira di tanti che stanno nei social come gli "umarel" si sporgono oltre le recinzioni dei cantieri di città?

Rileggiamo: "Quando da 40 anni paghi tutte le tasse con puntiglio e determinazione, perché vuoi contribuire al buon funzionamento dello stato, e leggi di 83 miliardi e mezzo di evasione, e sai che chi non paga non pagherà mai e che gli pagherai scuole, ospedali e tutto tu… una moltitudine di scrocconi, ladri, vigliacchi e spesso molto ricchi. A voi, che non pagate le tasse il mio più sincero e sentito vaffa". Personalmente sottoscrivo. E francamente penso che sia difficile dissentire. E con quali argomenti se non con il turpiloquio e l'attacco alla persona? Semmai ciò che Gassmann ha dimenticato di far notare è che anche le tasse sarebbero più leggere se le pagassimo tutti. La verità è che l'evasore gioca la stessa partita di calcio senza rispettare il regolamento e, con spinte, falli, pallone fuori dalle linee, colpi di mano e tutto il resto, vince facile. Quel che è più grave è che non c'è un arbitro che fischi e che c'è più di una curva a tifare per la squadra dei ladri-scrocconi-vigliacchi.


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