Da un articolo apparso su Repubblica (Il dogma evangelico che sospinge Trump "È il prescelto di Dio" di Paolo Mastrolilli, 16 luglio 2024) apprendo che gli eventi della campagna elettorale di Donald Trump iniziano sempre con un video introduttivo in cui una voce fuori campo proclama solenne:
"Il 14 giugno del 1946, Dio guardò dall'alto in basso verso il paradiso da lui progettato, e disse: 'Ho bisogno di un custode'. Quindi Dio ci diede Trump". Un'investitura messianica, per salvare la Terra dal collasso politico e morale. Infatti continua per tre minuti, elogiando le virtù dell'Unto del Signore in tutti i campi dell'avventura umana, dai rapporti familiari a quelli con i minacciosi rivali internazionali che deve tenere a bada – commenta Mastrolilli. E noi ci chiediamo: perché per la sua propaganda elettorale quest'uomo ha bisogno di scomodare Dio? Ecco, quando penso al secondo comandamento, Non nominare il nome di Dio invano, credo si riferisca proprio a questo.