Cos'hanno in comune Renato Marangoni, vescovo di Belluno, l'imam Zakhariae Mohssine e l'assessore al sociale della stessa città, Marco Dal Pont? Probabilmente tante cose ma intanto quella di aver partecipato insieme a circa 350 persone alla cena dell'Iftar, la rottura del digiuno del Ramadan, il 6 aprile scorso, nella piazza centrale di Belluno.

Avvenire trascrive il cartello che si leggeva all'ingresso: "Ci angosciano tutti i conflitti armati nel mondo, anche se ignorati dai media. Esiste però un'altra realtà, tessuta di giustizia, dialogo e rispetto: sono i pilastri di una pace che garantisca la vita di tutti. Noi Cristiani e Musulmani, uniti dai legami di amicizia che giorno dopo giorno si intrecciano e si rafforzano, invitiamo tutti i nostri concittadini ad attuarli nelle scelte quotidiane, qui dove viviamo". Non credo che l'avvenimento abbia bisogno di commento. E nemmeno la partecipazione di Nicolò Anselmi, vescovo di Rimini, che domenica 7 aprile ha partecipato a 'Ci vediamo al parco', un'iniziativa del gruppo Trans & Non-binary di Arcigay Rimini promossa in occasione della 'Giornata della visibilità transgender'. A chi gli chiedeva se questo rappresentava un'apertura della chiesa rispondeva che siamo tutti fratelli e concludeva facendo notare che: "In realtà qui sono io che sono stato accolto". 


Mosaico di pace, rivista promossa da Pax Christi Italia e fondata da don Tonino Bello, si mantiene in vita solo grazie agli abbonamenti e alle donazioni.
Se non sei abbonato, ti invitiamo a valutare una delle nostre proposte:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/abbonamenti
e, in ogni caso, ogni piccola donazione è un respiro in più per il nostro lavoro:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/altri-acquisti-e-donazioni