Potremmo cavarcela affermando sbrigativamente: “Non sanno cos’altro inventarsi” ma, almeno in questo caso, penso sia troppo poco. Si tratta di un’offerta “turistica” che a quanto pare in Israele sta ottenendo un qualche successo e prevede un addestramento anti-terroristico i cui obiettivi sono finti palestinesi che si addestrano in un finto campo paramilitare.

Di vero ci sono solo le armi che invece vengono date ai “turisti”. Il tutto alla modica cifra di 115 dollari. Il tutto per sperimentare sensazioni ed emozioni mai vissute prima. Il tutto nello stesso tempo per alimentare e diffondere un sentimento antipalestinese. Lo scopo è quello di offrire il brivido dell’avventura di fronteggiare dei terroristi e così il programma prevede anche “un’esplosione in un mercato di Gerusalemme, un attacco con coltello, un torneo di cecchini e una dimostrazione dal vivo con i cani di attacco”. Questi campi sono stati inventati da Sharon Gat, un colonnello dell’esercito israeliano, che si vanta di accogliere ogni anno dai 15.000 ai 25.000 turisti e di proporre anche campi per adolescenti che “vengono formati al sionismo e a prove di abilità e sopravvivenza”. Chi si propone di costruire un mondo di pace d’ora in poi sa che tra coloro che navigano in un’altra direzione c’è anche un certo tipo di offerta turistica consentita e, forse incoraggiata, in Israele.

(Fonte: RT News/ comune-info.net)


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