La guerra è entrata nella vita quotidiana. Non si tratta di un'esagerazione.

E non si tratta solo delle trasmigrazioni semantiche del linguaggio e dell'incattivirsi delle relazioni. Ci sono mille e mille segnali. Tra questi segnalo un articolo del New York Times, che riferisce di una fiera dedicata alla scolastica dove è stato esposto l'occorrente per una classe blindata. Cartelle e zainetti antiproiettile, raccoglitore ad anelli che si appende al collo e diventa un corpetto (359 dollari), astuccio antiproiettile (185 dollari), felpa con cappuccio che protegge tutti gli organi vitali, cattedre ribaltabili che diventano barricate, lavagne con materiali di uso militare, piccoli rifugi da installare in un angolo dell'aula. Una scuola rassegnata a subire la violenza causata soprattutto dalla diffusione indiscriminata di armi da fuoco e che valuta opportuno difendersi. Steven Lamkin, preside della Salisbury Christian School, in Maryland, che ha appeso dieci scudi vicino agli ingressi e distribuito lavagne antiproiettile in ogni aula dice "è come dotarsi di estintori". La dice giusta piuttosto Randi Weingarten, presidente della Federazione americana insegnanti, che denuncia: "Invece di avere il coraggio di risolvere il problema, si monetizza la paura". Negli ultimi dieci anni si sono verificate 230 sparatorie nelle scuole Usa e il carico di vittime è pesantissimo ma nessuno dei candidati alla presidenza vi fa riferimento. (Fonte: Anna Maria Brogi, Felpe anti-proiettile e zaini scudo alla fiera degli articoli scolastici, in Avvenire del 20.09.2024, p. 13)


Mosaico di pace, rivista promossa da Pax Christi Italia e fondata da don Tonino Bello, si mantiene in vita solo grazie agli abbonamenti e alle donazioni.
Se non sei abbonato, ti invitiamo a valutare una delle nostre proposte:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/abbonamenti
e, in ogni caso, ogni piccola donazione è un respiro in più per il nostro lavoro:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/altri-acquisti-e-donazioni