E se invece che invitare tutti ad essere più buoni a Natale si esortasse a essere più onesti? E se invece di quest'arco temporale così ristretto si riuscisse a compiere uno sforzo un tantino più comprensivo dei giorni di un anno?

E se si bandissero anche gli spot pubblicitari diseducativi e francamente proprio stupidi in cui appare un bambino che, dopo aver chiamato Babbo Natale e non aver ricevuto risposta, dichiara di recarsi presso il grande distributore di articoli elettronici? E se anche i partiti dichiarassero una tregua e smettessero di rintuzzarsi a vicenda per affrontare i problemi reali del Paese? E se anche il mondo dell'informazione decidesse all'unanimità di oscurare tutte le stupidaggini quotidiane per dare voce alle preoccupazioni concrete delle persone? E se il sindaco di Como e tutti gli altri che farneticano decoro eclissando la solidarietà umana dalle proprie città si guardassero allo specchio o scrutassero negli occhi i propri figli per scoprire, se non un sentimento di fraternità, almeno una comune umanità? E se non solo i politici, ma tutti quanti, riuscissero a mettere in fila le priorità vere di questo Paese e le imponessero al  Parlamento, anche in quest'ultimo scampolo di legislatura? E se anch'io mi accorgessi di aver scritto così la mia letterina a Babbo Natale?


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