Nell'Italia dei misteri eterni succede che passino otto anni dall'omicidio di Angelo Vassallo (5 settembre 2010) e che non vi sia ancora uno straccio di verità sui fatti e sui responsabili (esecutori e mandanti).

Dal punto di vista giudiziario, finora, ci sono solo procedimenti a carico di rappresentanti delle forze dell'ordine con l'accusa d'aver contribuito a depistare il corso delle indagini. Troppo tempo, infatti, si è perso a indagare nella vita privata del “sindaco pescatore” che avrebbe scatenato la violenza omicida. Una cosa è certa: Angelo amava il mare, la terra e l'aria pulita. In questo modo dimostrava di amare anche le persone e i cittadini di Pollica. Un'ecologia integrale da Laudato sì ante litteram. Perché Angelo Vassallo, forse, ha solo precorso i tempi, arrivando prima di tanti altri alla comprensione dell'importanza dell'attenzione ambientale come fulcro delle politiche da disegnare per un territorio e la sua comunità. A distanza di otto anni dal suo omicidio dobbiamo ammettere che abbiamo ancora molto da imparare da quell'uomo mite e ostinato che immaginiamo in ginocchio a baciare la terra del Cilento e a solcare quel tratto di mare con la sua barca mostrandoci un orizzonte che noi non riusciamo ancora a intravedere.

 


Mosaico di pace, rivista promossa da Pax Christi Italia e fondata da don Tonino Bello, si mantiene in vita solo grazie agli abbonamenti e alle donazioni.
Se non sei abbonato, ti invitiamo a valutare una delle nostre proposte:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/abbonamenti
e, in ogni caso, ogni piccola donazione è un respiro in più per il nostro lavoro:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/altri-acquisti-e-donazioni