Una donna sindaco non è una notizia. Ma se questa viene eletta a Dakar, la capitale del Senegal, dove il 92% della popolazione si dichiara musulmana, allora la notizia c'è eccome.
Eppure in Italia non mi pare che qualche organo di informazione l'abbia ripresa. Soham El Wardini, questo il nome della prima donna sindaco della capitale senegalese, sessantacinquenne di padre libanese, sostituisce Khalifa Sall che è stato condannato per corruzione a cinque anni. Molto probabilmente la condanna del sindaco precedente è da ascriversi a una manovra (o vendetta) politica dell'attuale presidente senegalese che in questo modo voleva liberarsi di un pericoloso concorrente. Sta di fatto che un'area del mondo che secondo noi è assolutamente chiusa all'emancipazione delle donne e che non riconosce loro né diritti né libertà, ha affidato a una donna le sorti di una città con più di un milione di abitanti o due milioni e mezzo circa se si considera l'area metropolitana. Peccato che dalle nostre parti questo non si racconti. Rientrerebbe tra i doveri di informazione e di conoscenza ma forse si teme proprio di favorire l'idea di mondi islamici che si evolvono come è successo e succede per le nostre società occidentali.