C'è una quotidianità dell'informazione che non ci soddisfa perchè ha un'agenda che non sempre (quasi mai!) corrisponde alle priorità della gente e dei popoli.
C'è una verità troppo spesso nascosta tra le pieghe dei fogli di giornale o che incespica tra le parole dello speaker televisivo.
C'è un commento dei fatti che contano veramente che vogliamo rileggere con l'unico filtro che conosciamo.
Quello degli sconfitti, delle vittime, della pace, della gente...
"Avendo in corpo l'occhio del povero" - avrebbe detto don Tonino Bello.
Per questo lanciamo questa nuova rubrica "feriale", ovvero un commento breve che, come Mosaico di pace, ripesca un fatto per riproporlo all'attenzione dei lettori con una luce nuova, con una sensibilità che scommettiamo condivisa.
E se così non fosse è destinata ad aprire riflessione e dibattito.
Pertanto quotidianamente proporremo un commento - breve quanto un'annotazione - su qualcosa che rischierebbe di passare altrimenti inosservato.
Sarà curato dalla redazione e specificatamente da Tonio Dell'Olio.
Speriamo incontri il gradimento e il favore di chi cerca di lasciarsi provocare per non fermarsi mai alla scorza degli avvenimenti ma di cercarne la linfa per attingere nuovi motivi di impegno.

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Non fatela passare per goliardia e tradizione, per effetto del vino e per giustificabile clima di distrazione. Quello che è avvenuto all'adunata degli alpini a Rimini è vergognoso e non ci sono attenuanti.

Agli studiosi di Diritto internazionale la Risoluzione 377A adottata il 3 novembre 1950 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, resta assolutamente familiare come un punto di riferimento illuminante e serio. La Risoluzione è conosciuta anche come "Uniting for peace".

C'è stato un tempo in cui per i leader europei (e non  solo) andare a parlare con Putin rappresentava una sorta di status symbol. Ci sono andati praticamente tutti, o quasi.

Nell'intervista al Corriere, al di là delle risposte che hanno trovato maggiore eco nei titoli del giorno dopo, Papa Francesco mette in evidenza due aspetti per la costruzione della pace in Ucraina: concentrare l'azione verso Mosca e rafforzare l'impegno dal basso.

Qualche giorno fa (29 aprile), l'economista Tonino Perna sul Manifesto ci ricordava che le armi non si sottraggono alla regola madre dell'economia, ovvero quella della domanda e dell'offerta.

La definizione di Von Clausewitz secondo cui "la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi", è talmente presente in tanti talk-show, dibattiti e discussioni da bar che finisce per persuaderci fino a legittimare la guerra e rendercela in qualche modo compatibile.

È il titolo "a tutta pagina della prima pagina" di Avvenire di questa mattina. E segna così un passaggio storico, nuovo, inedito. Restituisce dignità a un movimento, a un pensiero, a una teoria e una prassi, irrisi e sbeffeggiati, ignorati e sottovalutati.

In ginocchio davanti a Dio, ma anche davanti agli uomini, impetriamo e supplichiamo che sia ascoltato l'invito di Papa Francesco per una tregua pasquale. Sarebbe una benedizione per tutti!

Il nonviolento adotta lo sguardo dell'oltre e non si lascia crocifiggere dalle semplificazioni adottate a scorciatoia dei problemi complessi, dalla guerra elevata a realismo, dalla morte travestita a destino ineluttabile. Il nonviolento si ribella alla logica binaria che dice violenza o resa.

Lo "ius in bello" è l'insieme delle leggi che regolano il corretto svolgimento dei conflitti come se la guerra fosse una nobile arte cavalleresca che necessita solo di un arbitro. Il Tribunale penale internazionale dell'Aja, tanto invocato in questi giorni, è previsto dallo Statuto di Roma.

Quando abbiamo salutato Leopoli, nevicava abbondantemente. Un lenzuolo bianco sembrava coprire ogni cosa. Come un unguento sulle ferite. Come un gesto pietoso sulla tragedia della guerra. Non si trattava della magia incantata dei fiocchi di neve ma quasi di un gesto di pietà.

In questi giorni, molti dei politici intervistati sulle posizioni espresse dal Papa circa il nuovo programma riarmista, rispondono con un mantra che dice: "Il papa deve dire quelle cose, è un po' il suo lavoro, ma poi tocca a noi fare le scelte concrete".

Da un articoletto piccolo piccolo scopro che in Myanmar sono circa 3000 i militari che finora, rifiutandosi di obbedire agli ordini dei loro superiori che chiedevano di reprimere nel sangue le proteste, hanno dismesso la divisa e si sono uniti ai ribelli o hanno cercato asilo all'estero.

In ogni dibattito sulla liceità dell'uso della armi per una guerra di difesa o di liberazione, di resistenza e di protezione dei civili, arriva sempre, puntuale, l'esempio storico dei partigiani.

In questi giorni si sta dettagliando il programma con tutte le questioni logistiche all'ordine del giorno, ma una cosa è certa: il variegato movimento per la pace è accanto alle vittime dell'Ucraina.

Prendere le distanze in maniera netta dalla guerra non è niente affatto un esercizio retorico. E tanto meno in questo momento. L'aggettivo "ripugnante" usato recentemente dal Papa, richiama il verbo "ripudiare" scomodato dai padri della nostra Costituzione che avevano ancora negli occhi gli orrori della guerra.

C'era un grandissimo bandierone arcobaleno ad aprire il corteo contro le mafie che ieri ha attraversato il centro di Napoli per la Giornata nazionale della memoria delle vittime di mafie e dell'impegno.

Si è approfittato del Decreto Ucraina per coronare il sogno che fu di tutti i ministri della difesa di questo nostro Belpaese: far crescere la spesa di armi per decreto e consenso. Nella giornata di ieri la Camera dei Deputati ha approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno che impegna il governo ad avviare l'incremento delle spese per la Difesa verso il traguardo del 2% del Pil.

Carlo Rovelli non è certo l'ultimo arrivato. È un fisico apprezzato e riconosciuto che non ha mai smesso di pensare anche il suo ruolo e le sue conoscenze come un contributo a rendere migliore questo nostro mondo.

Ascoltatemi, sono una mamma. Si dice vedova se una perde un marito e orfana quando muoiono i genitori. Ma quando muore un figlio non ci sono parole a definire lo strazio. Quel figlio l'avevo sognato, desiderato, inseguito nel cielo tra le nuvole del mattino perché i medici mi dicevano che non potevamo avere figli. L'unico.

Sulla guerra in Ucraina è in corso il festival delle banalità e delle semplificazioni. In genere sono la scorciatoia delle situazioni complesse. Come quella del docente universitario che dice che se sentisse il suo vicino gridare aiuto, non esiterebbe ad armarsi di un bastone per andare a difenderlo.

Il terrorismo che dicono di matrice islamica fornisce il carburante alla violenza con la malsana idea di punire coloro che non stanno più rispettando i comandamenti di Dio e, addirittura, vi si ribellano scegliendo la strada del peccato.

Quando la politica diventa un gioco da tavolo in cui individuare bene la mossa da fare, la pedina da muovere, la carta da gettare sul tavolo, smette i suoi abiti del servizio e veste quelli del potere per il potere.

Che si porti rispetto per le donne, le donne di Ucraina, che versano lacrime amare, davanti ai grembi dischiusi alla morte. Che si onori il coraggio delle donne che silenziose nelle piazze russe innalzano cartelli come ceri davanti all'altare della ragione e della pietà.

Boicottaggio, sabotaggio, solidarietà internazionale, dissenso interno allo Stato aggressore, disobbedienza civile, non collaborazione, presenze internazionali autorevoli nei luoghi di guerra, corpi di interposizione, forza di polizia internazionale indipendente a presidio dei confini e a protezione della popolazione, e poi ancora dialogo, dialogo e dialogo.

Sì, diserto. Dalla scelta governativa di dire che la guerra è sbagliata e, per questo si combatte la guerra con la guerra. Diserto dall'accoglienza selettiva di persone che scappano dalla fame della guerra e dalla guerra della fame quasi a indicare che il luogo di provenienza faccia la differenza.

Alla forza segreta del digiuno e della preghiera, aggiungete anche quella del silenzio. L'abbiamo già detto, ma ora è più prezioso di prima.

A Papa Francesco il ginocchio fa male, molto male. Pur a malincuore ha dovuto rinunciare ad alcune attività programmate per seguire la prescrizione medica del risposo assoluto. Ma nonostante questo non ha chiamato al telefono Avdeev, l'ambasciatore russo presso la Santa Sede e nemmeno l'ha convocato come prescrive il protocollo.

Più di duemila anni di storia avrebbero dovuto insegnarci che non esistono guerre buone, giuste e sante. Che le guerre sono il massimo grado della stupidità dell'umanità: non servono a stabilire chi ha ragione ma, nel migliore dei casi, solo a decidere chi è più forte.

E se invece di continuare a rivolgere appelli, inviti e suppliche a Putin ci rivolgessimo alla popolazione della Russia? Francamente non sarei tanto certo che i cittadini russi, in cuor loro, applaudono all'invasione dell'Ucraina.

Quando le bombe fanno rumore e le esplosioni urlano l'odio, a nulla serve gridare più forte, imprecare, levare la voce. Quando la politica, il dialogo e la diplomazia cedono il passo allo stato maggiore e alla tattica militare, le parole, le dichiarazioni tardive e le buone maniere non fermano la distruzione.

E da oggi Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo ritornano risucchiati nella muta spirale del silenzio, una coltre a-mediatica che ricopre i luoghi della memoria del giorno prima.

Matteo Lepore ha fatto sua la proposta e la porta in Consiglio comunale dove ha l'appoggio di tutta la maggioranza sulla proposta. Di fatto si tratta del riconoscimento di una sorta di Ius soli comunale.

Non ci interessa un giudizio sulla coerenza e sulle scelte di una persona, sono questioni personali. Ci interessa piuttosto il conflitto di interesse che si genera quando un ex ministro degli interni di nome Marco Minniti, distintosi per la gestione dei migranti e gli accordi con la mafia libica dei lager, oggi scelga di presiedere la fondazione di Leonardo, la maggiore industria di armi in Italia. La Fondazione Med-Or nasce "per unire competenze e capacità dell'industria con il mondo accademico per lo sviluppo del partenariato geo-economico e socio-culturale" si legge nel sito ufficiale. Tradotto significa legittimare a livello culturale il commercio di morte. E per questo il presidente della Fondazione è stato scelto dal sindaco di Firenze a far parte del Comitato scientifico di Florence Mediterranean Mayors' Forum che riunirà nel fine settimana i sindaci dell'area alla presenza del Presidente della Repubblica e del Consiglio con la conclusione affidata domenica 27 a Papa Francesco. Il tutto nel ricordo di Giorgio La Pira, sindaco operatore e costruttore di pace. Giustamente nei giorni scorsi più d'uno ha chiesto agli organizzatori cosa mai potranno avere in comune Giorgio La Pira e Marco Minniti, la costruzione della pace e la vendita degli strumenti di morte, la trasparenza della parola che riconcilia e la seminagione della zizzania dell'inimicizia a scopo commerciale. 

Riserviamo un applauso da fine-settimana all'orchestra della Scala con richiesta di bis. Con la scelta di rinunciare alla tournée in Egitto mette ordine nell'importanza delle cose. La vita delle persone, l'osservanza dei diritti umani e la ricerca di giustizia e verità sono di gran lunga più importanti dei soldi e del prestigio.

Wikipedia, che di solito è ben informata, non dice molto di Stevo Pendarovski se non che è un politico macedone presidente della Repubblica della Macedonia del Nord avendo vinto le elezioni nel 2019.

Nella babele delle dichiarazioni, delle telefonate, degli incontri e delle sedute tra i cupi protagonisti di questa crisi ucraina, qualcuno di voi ha avuto notizia di un incontro tra il Segretario generale e Putin o Biden?

Forse qualcuno mi farà notare che non è certo il primo dei problemi: il mondo in questo momento è afflitto da ben altre crisi. Permettete, però, che almeno contribuisca a sollevare il velo di silenzio ipocrita che copre la realtà dei "voli fantasma".

Come succede talvolta anche stamattina uscendo di casa ho incrociato Albert, 6 anni, con la mamma che lo accompagna a scuola. 

"Buongiorno" – dico. 

"Ciao " – mi risponde il bambino. "Buongiorno" – la madre.

"A quest'ora andate a passeggio?" - dico per prendere in giro. Albert risponde corrucciato: "Ma no, vado a scuola". 

"Ma ti piace andare a scuola?"

"Si, tanto"

"E perché?"

"Perché imparo tante cose" – risponde pronto.

"E cosa ti piace?"

"La matematica mi piace"

"Mi dici una cosa che hai imparato?"

Silenzio. Poi ancora silenzio. Poi: "Mi piace la matematica perché ho imparato che da 8 per arrivare a 10 bisogna fare più".

Albert e la sua famiglia sono rifugiati eritrei scappati dal loro Paese e arrivati in Italia con uno dei voli umanitari.

 

Bisogna raccontarlo in tutte le scuole, farlo sapere, far vedere i video girati di soppiatto. In Afghanistan le bambine vanno a scuola di nascosto, frequentano le scuole clandestine.

"Per la prima volta negli ultimi 30 anni siamo passati in vantaggio contro le mafie. Per troppo tempo nella classe dirigente nazionale ha prevalso la cultura dello zero a zero. Invece possiamo vincere.

"È vero, Dio ci dà la libertà, e tanti mali vengono proprio perché l'uomo ha perso la capacità di seguire le regole, ha cambiato la natura, – ha detto Papa Francesco nell'intervista a Che tempo che fa – ha cambiato tante cose, e anche per le proprie fragilità umane.

La dignità è come la luce: ti permette di vedere, incontrare, riconoscere, lavorare, amare... anche se non ti accorgi di quella presenza, tanto diffusa, quanto anonima.

Con buona pace del circo di Sanremo, oggi gli occhi sono puntati anche sul "nuovo" presidente della Repubblica e sul discorso che pronuncerà in Parlamento.

Se c'è qualcosa di ancora più orrendo della guerra con il dolore per gli strappi d'affetto, le violenze, la morte e la distruzione, le sofferenze e la fame che ne conseguono, statene certi: i bambini l'hanno vissuta.

Sono ormai consunte le parole di soddisfazione e compiacimento per l'elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica e sono pronto a sottoscriverle. Ma visto che quelle a favore sono state già tutte pronunciate, lasciate che, almeno in nota, ne scriva una un po' critica e preoccupata.

Se arrivasse un visitatore da un altro pianeta e, tra le altre cose, si appassionasse ad apprendere i principi e la grammatica della democrazia, si farebbe di certo una grassa risata nell'assistere al teatro quotidiano che va in scena per l'elezione della carica più alta del nostro ordinamento di democrazia parlamentare.

Tra le prerogative necessarie per l'elezione del Presidente dovrebbe esserci anche il superamento del test della pietra d'inciampo. È necessario passarvi sopra e restare in piedi.

Antonella Viola è volto, voce e intelligenza conosciuti e riconosciuti per i suoi interventi televisivi sulla pandemia. È un'immunologa docente all'Università di Padova.

"Ascoltare con l'orecchio del cuore" è il tema che Papa Francesco ha proposto per la Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali del 2022. Per la verità l'invito deve essere esteso a tutte e tutti.

La bellezza del mondo non sarà sconfitta e non avremo ragione di rassegnarci fino a quando continueremo a vedere genitori che giocano con i propri figli. Perché è il segno di un mondo che non si prende sempre e tutto sul serio.

Il quattordicenne Breiner David Cucuñame e Guillermo Chacame erano due "guardiani della terra". Ma anche dell'aria, dell'acqua e della cultura ancestrale della propria comunità.

Ugo Fuoco è uno dei tanti della galassia "no vax". Una galassia vasta e variegata che merita ascolto e rispetto e dalla quale si dovrebbe pretendere ascolto e rispetto.

La pandemia non è stata una sconfitta per tutti. Per alcuni (pochi) è stata una manna dorata. Il valore patrimoniale di Jeff Bezos è aumentato di 81,5 miliardi di dollari dal marzo 2020.

Con un reportage eccezionale, Lucia Capuzzi su Avvenire di Domenica scorsa ci riporta alla minaccia continua che tortura la vita delle piccole comunità di contadini e delle famiglie che abitano l'Amazzonia brasiliana del Maranhão.

Io penso che a questo punto bisogna fare qualcosa per aiutare gli Stati Uniti. Forse – chissà – un programma di rieducazione per i legislatori. Ieri è stata diffusa la statistica secondo la quale nel corso del 2021 ogni ora un bambino è stato raggiunto da uno sparo di arma da fuoco.

È ancora una volta una vignetta semplice semplice a dirla lunga e a farci riflettere sui tempi e sugli uomini, sulle vicende e sulle nostre paure, sulle incoerenze, sulla retorica e su mille altre cose ancora.

"Non basta dare un letto per dormire: bisogna imparare a dire buonanotte". Era la raccomandazione che don Tonino Bello faceva agli operatori della Casa di accoglienza per i senzatetto della città di Molfetta di cui era vescovo.

Rinuncio a considerazioni personali per proporre uno stralcio del discorso che Papa Francesco ha pronunciato ieri davanti agli ambasciatori presso la Santa Sede.

Le aggressioni del branco della notte di Capodanno a Milano contro alcune ragazze, mostrano un catalogo di negatività che occorrerebbe analizzare e interpretare.

Il Mosaico di oggi lo voglio dedicare tutto a Great Nnaci, una torinese nata diciassette anni fa da genitori nigeriani. Lo dedico a lei perché Mattarella l'ha scelta nel 2019 come Alfiere della Repubblica ma, a causa della pandemia, solo pochi giorni fa è stato possibile dar luogo alla cerimonia di consegna.

All'inizio pensavo si trattasse di una battuta circolata ad opera dei soliti noti su Twitter ma poi, considerato anche che non poteva trattarsi di un pesce d'Aprile, ho verificato la fondatezza della notizia.

Nella chiesa del Buon Pastore di Udine hanno scelto di collocare in fondo alla chiesa, ovvero all'ingresso, due statue di Maria e Giuseppe a grandezza naturale raffigurate nella posa tipica del presepe.

A Natale i bambini devono nascere e non morire. E potrà sembrare un'affermazione amara e contundente ma di fatto non riesco a distogliere lo sguardo della mente dai due bambini di 4 e 2 anni morti qualche giorno fa nel campo rom di Stornara (FG).

Quante volte ci siamo lamentati (e continuiamo a farlo) per le falle del nostro sistema democratico o per la fiacca legislativa su torture e violenze o per gli spazi di libertà che a volte sembrano ridursi.

L'incontro di commiato tra il presidente Sergio Mattarella e papa Francesco, previsto per questa mattina in Vaticano, ha il sapore autentico di un incontro tra due persone (e due personalità) che vivono il proprio mandato nello sforzo continuo di non far prevalere i ruoli sulle persone.

La spesa militare mondiale dal 2000 ad oggi è raddoppiata e si sta avvicinando a 2 mila miliardi di dollari all'anno. Uno spreco enorme di risorse a favore di strumenti di morte.

Lapidaria, leggo questa frase su twitter: "Il peccato originale della sanità è aver trasformato un ospedale in azienda dove il manager viene premiato per i soldi che ha risparmiato, non per la qualità del servizio e per le vite salvate".

Non basta la latitanza di opportune e giuste politiche per la famiglia a spiegare l'inverno delle nascite. Non basta, perché se no non si spiegherebbe come mai si facevano più figli quando il welfare per la famiglia non si riusciva nemmeno a immaginare.

Quando si diceva che finiranno per tassarci anche l'aria, sembrava un paradosso, un'iperbole, una sparata grossa e impossibile. Poi abbiamo scoperto che la realtà ha superato la fantasia e, dal dicembre dello scorso anno, Black Rock, il più grosso fondo d'investimento del mondo, è riuscito a far quotare l'acqua nella Borsa di New York.

Sarà anche l'effetto Francesco ma un titolo così, lo stesso scelto per questo pizzino, non pensavo di vederlo sulla prima pagina de L'Osservatore romano. Ed è posizionato, sulla stessa pagina, dopo l'articolo dal titolo virgolettato con le parole del Papa a Lesbo: "Fermiamo questo naufragio di civiltà".

Una legge che passa all'unanimità forse non è un'eccezione ma sicuramente è un bel segno. Soprattutto quando sai che i 383 deputati che partecipavano alla seduta ieri, hanno votato favorevolmente al divieto di investire denaro italiano in aziende che producono mine antipersona e bombe a grappolo.

Francesco Starace è l'Amministratore delegato di Enel. Di lui compare una lunga intervista sul Corriere della sera di ieri.

Ma quando lo capiremo che fare il bene, alla fine dei conti, è un grande atto di egoismo? Lo dico anche a te che non te ne frega niente degli altri e pensi solo a salvare te stesso!

La lunga chiusura sanitaria forzata (lockdown) è stata occasione opportuna per riflettere. Un'incubazione di innovazione. Tra queste, quella di due trentenni pugliesi, Antonella Fasano e Paolo Pannarale, fondatori di Foodu.

Se solo ci lasciassimo rapire da quell'ansia di pace che ha animato il tuo passo! Se solo riuscissimo almeno a sentire il profumo di una vita che di santo ha lo sguardo aperto sul mondo, tipico solo di chi conosce il cielo: la terra è il riflesso dei colori che la gelosia del cielo vuole mostrare!

Avevamo dato spazio alla vicenda paradossale di Gian Andrea Franchi e Lorena Fornasir accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di essere essi stessi parte di una rete di trafficanti di esseri umani.

Nella giornata di ieri presso l'Università della Sapienza c'è stata l'inaugurazione dell'anno accademico. Tutti i mezzi di comunicazione hanno dato rilievo all'intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e soprattutto alle affermazioni che lascerebbero intendere la sua indisponibilità ad un secondo mandato.

Sul sito web www.egyptdefenceexpo.com chiunque può vedere e prendere nota dei 400 espositori che andranno a mettersi in bella mostra dal 29 novembre al 2 dicembre in una fiera de Il Cairo.

Nell'edizione odierna de La Repubblica, la vignetta di Ellekappa attira la mia attenzione. Col giornale in mano uno legge ad alta voce: "Morto di stenti e di freddo un bambino di un anno" e l'altro risponde: "Proprio al confine tra la disumanità e le radici cristiane dell'Europa".

La storia raccapricciante di una bambina indiana molestata dal padre e poi, all'età di 13 anni, venduta per le nozze a un quarantenne, fatta prostituire dal suo "padrone" e poi finalmente fuggita ma nemmeno presa in considerazione dalla polizia a cui si rivolge per denunciare tutto.

Ho inviato un messaggio a Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, che oggi dedica l'intera prima pagina al dramma che si sta consumando sulla pelle di chi fugge dalla guerra, al confine tra Bielorussia e Polonia.

L'abbraccio di Francesco col lebbroso espresse il reale cambiamento di prospettiva del santo di Assisi. Conversione non è diventare più buoni ma invertire la rotta, cambiare punto di osservazione.

Viviamo nel frattempo. Ovvero nel frammento del tempo. È un tempo debole, passeggero, povero. Questo è stato vero in ogni epoca, ma avviene molto più oggi, nell'evo delle mutazioni rapide, delle informazioni in tempo reale, degli sguardi fugaci e delle relazioni immediate.

Di Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi e della loro associazione triestina Linea d'ombra ci eravamo già occupati ai tempi in cui vennero denunciati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Dal Congresso del sindacato dei giornalisti della Rai (Usigrai) in corso a Milano, è partito un appello al Parlamento, anzi un semplice promemoria, per ricordare di dare attuazione alla votazione che ha deciso di riconoscere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki.

Borutta è un piccolo comune di 300 abitanti in provincia di Sassari. Erano molti di più prima ma poco a poco sono emigrati verso le altre regioni d'Italia o all'estero. Oggi Borutta è una delle prime 12 comunità energetiche italiane totalmente autosufficienti.

Qualche giorno fa Pasqualina Perrella se n'è andata per sempre. Aveva 99 anni ed era passata alla storia locale di San Donato Val di Comino in provincia di Frosinone, come la ragazza dell'anagrafe.

Quella del 4 novembre più che una festa in onore dei caduti in guerra, ha il sapore di un'offesa. Non c'è nulla da festeggiare quando qualcuno muore.

Se i confini sono un'offesa alla libertà quando proteggono privilegi e discriminano, impediscono l'ingresso, gli abbracci e la crescita dei popoli, diventano una benedizione quando indicano un limite da non superare per il bene di tutti,

"Più che un insulto alla memoria di mio fratello, questa cittadinanza è una ferita sulle carni del popolo brasiliano, soprattutto dei deboli, degli emarginati, degli esclusi, che lui tanto amava. Per questo non posso fare finta di niente".

Se l'occidente, dopo aver fallito miseramente e tragicamente in 20 anni di occupazione militare in Afghanistan, adesso tace e si volta dall'altra parte anche davanti al dramma della miseria e delle donne, dovrà vergognarsene davanti alla storia.

Non fu semplicemente un appuntamento tra persone che, fino a quel momento, avevano provato a combattersi con guerre, sgambetti, alleanze potenti, dispetti e scomuniche.

Il denaro può comprare una casa ma non un focolare. Può comprare un letto ma non il sonno. Può comprare un orologio ma non il tempo. Può comprare un libro ma non la conoscenza e la saggezza.

I vescovi dell'Honduras hanno parlato forte e chiaro. Senza infingimenti e compromessi. Alla vigilia delle elezioni politiche che si terranno il prossimo mese, hanno scritto una lettera.

Abitiamo una "casa comune", ci ha ricordato Papa Francesco più di sei anni fa con l'Enciclica Laudato Si' e, per quanto vogliamo opporre resistenza o illuderci che non siamo coinquilini, di fatto abitiamo la stessa casa.

Ci sono solo due Paesi al mondo in cui la poliomielite permane come un male endemico: Pakistan e Afghanistan. Una minaccia e un rischio serio per la popolazione perché i governi che si sono succeduti non accettano le campagne vaccinali.

Sabato scorso Papa Francesco ha inviato un videomessaggio ai partecipanti alla seconda sessione del IV Incontro mondiale dei Movimenti popolari. È un compendio aggiornato della Dottrina sociale della Chiesa.

Provo a indossare la pelle di Paola e di Claudio, i genitori di Giulio Regeni. Cinque anni di lacrime e rabbia, di vuoti e delusioni. Cinque anni di ricerche affannose e di resistenza, di raccolta di ogni briciolo di notizia e di ricordi segreti del cuore.

Un piccolo trafiletto in fondo alla pagina: "Campari apre l'azionariato ai dipendenti". I lavoratori potranno partecipare, cioè, dei rischi d'impresa e degli utili. Corresponsabili.

Da un'idea creativa e sostenibile è nato un sano business. In Francia in 36 mesi, senza alcuna forma di promozione pubblicitaria, sono stati venduti 150 milioni di prodotti per un fatturato di 90 milioni.