C'è una quotidianità dell'informazione che non ci soddisfa perchè ha un'agenda che non sempre (quasi mai!) corrisponde alle priorità della gente e dei popoli.
C'è una verità troppo spesso nascosta tra le pieghe dei fogli di giornale o che incespica tra le parole dello speaker televisivo.
C'è un commento dei fatti che contano veramente che vogliamo rileggere con l'unico filtro che conosciamo.
Quello degli sconfitti, delle vittime, della pace, della gente...
"Avendo in corpo l'occhio del povero" - avrebbe detto don Tonino Bello.
Per questo lanciamo questa nuova rubrica "feriale", ovvero un commento breve che, come Mosaico di pace, ripesca un fatto per riproporlo all'attenzione dei lettori con una luce nuova, con una sensibilità che scommettiamo condivisa.
E se così non fosse è destinata ad aprire riflessione e dibattito.
Pertanto quotidianamente proporremo un commento - breve quanto un'annotazione - su qualcosa che rischierebbe di passare altrimenti inosservato.
Sarà curato dalla redazione e specificatamente da Tonio Dell'Olio.
Speriamo incontri il gradimento e il favore di chi cerca di lasciarsi provocare per non fermarsi mai alla scorza degli avvenimenti ma di cercarne la linfa per attingere nuovi motivi di impegno.

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Dire soltanto che Linda Laura Sabbadini è direttrice centrale dell'Istat significa affermare solo mezza verità.

Maher Al Akhras, palestinese, dal luglio scorso è detenuto in un carcere israeliano e da quel giorno ne sono passati 79 nei quali si è rifiutato di prendere cibo.

C'era una volta una verità indiscutibile che la sapienza dei latini aveva virgolettato con "Contra factum non valet argumentum", ovvero che "davanti ai fatti non si discute".

Che strano mondo è quello in cui viviamo. Drammaticamente strano. Ieri Derek Chauvin, il poliziotto accusato di aver ucciso l'afroamericano George Floyd,

Se qui di seguito vi parlassi di un ragazzo di 15 anni morto in Italia con segni evidenti di tortura, affaticato, deperito e soccorso con molto ritardo, sarebbero molti a indignarsi.

"Per lungo tempo si sono confuse la mafia e la mentalità mafiosa, la mafia come organizzazione illegale e la mafia come semplice modo di essere. Quale errore!

Com'è tradizione, anche ieri in Assisi una regione italiana ha offerto l'olio che arderà sulla tomba di San Francesco fino al 4 ottobre 2021.

Il Recovery fund, che in tutto il resto d'Europa si chiama molto più opportunamente Next generation EU, in qualche modo è lo specchio della società che vogliamo costruire.

È morto Joaquìn Salvador Lavado Tejon, noto in tutto il mondo con la firma di Quino.

"La più elementare e doverosa laicità se la è messa sotto le suole delle scarpe, nominando a presidente della commissione un arcivescovo e "ministro" del Papa".

Stefania Ragusa sulla rivista Africa fa un resoconto interessantissimo di come il Senegal ha affrontato la lotta impari con il virus Covid-19.

I buoni esempi vanno sempre seguiti. La Conferenza Episcopale della California ha deciso di iniziare "un cammino volto a convertire i nostri cuori per comprendere più a fondo la natura e la portata del peccato di razzismo in noi stessi, nella nostra Chiesa e nella nostra nazione".

Commentando con Teresita, 98 anni, il brano domenicale del Vangelo in cui Gesù parla della misericordia usando il metro della paga uguale per ogni operaio al di là dell'orario di lavoro svolto, le ho fatto notare che Dio non tiene conto delle sue malefatte e che le apre un credito di fiducia anche per il futuro.

Ieri sera ho incontrato un poeta. O almeno questa è la definizione che lui dà di se stesso e che in molti gli riconoscono. Ha pubblicato tanti libri in versi e ne declama le pagine.

Ci sono sguardi che sanno vedere oltre ciò che gli altri vedono. È il segreto dei poeti e degli artisti. È tipico dei geni. Ne era capace Pier Paolo Pasolini quando coglieva l'anima delle borgate romane, il calore di un colore, una luce da liberare in una pellicola.

È esattamente questo a fare la differenza. Nelle coscienze e nella cultura, nella formazione e nella comunicazione. Ieri sera a Como alle 20.30 si è svolto un momento di preghiera per la vittima e per l'assassino.

Baldanzoso e felice come un bambino che ha ricevuto i balocchi natalizi, ieri il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, si è presentato a una conferenza stampa per annunciare che ha dato inizio a un aggiornamento del programma di riarmo del suo Paese.

Insieme alle guerre dimenticate dobbiamo tener conto anche delle paci dimenticate.

Un Paese che proibisce il volo degli aquiloni è un Paese triste. L'abbiamo già scritto: è come proibire il sogno e la libertà.

Il fuoco di Lesbo brucia la vita e consuma le speranze di bambini, uomini e donne che non cercano fortuna ma solo occhi che rintraccino la dignità che è in loro.

Quasi tutte le cose che sono successe nella vita di Liliana Segre non hanno vocabolario per potersi raccontare. Se ne può balbettare più o meno la scorza, ma non la sostanza amara e triste.

Lungo la sponda occidentale del Lago Lario si snodano ville sontuose, antiche, nobili e prestigiose, immerse in parchi lussureggianti: Villa Erba, Villa Este, Villa Bernasconi, Villa Pizzo, Villa Allamel... Siamo a Cernobbio.

Di fronte alla disumanità straziante delle stragi della stazione di Bologna e di Ustica non ci resta che la forza della memoria. La verità è la pretesa legittima di una risposta ai perché e senti crescere dentro la sete di giustizia.

Sami Modiano è testimone autentico. Ad ascoltarlo ci si proietta direttamente in una narrazione asciutta e dolorosa che non concede un solo frammento alla retorica e all'enfasi.

Di tutta l'inchiesta giudiziaria che interessa il presidente della regione Lombardia non mi scandalizza tanto l'intrigo che vede coinvolta lui e parte della sua famiglia con un "conflitto d'interessi molto interessato" su cui indagherà la magistratura, quanto il conto svizzero.

Non è vero che Dio parla solo attraverso la Bibbia. Al termine delle letture bibliche diciamo: Parola di Dio, ma anche quando ascoltiamo suoni e rumori della natura, ovvero del "creato" dovremmo poter dire: Parola di Dio.

Un noto quotidiano italiano si dà la briga di recriminare per il silenzio del Papa all'Angelus sull'incendio della Cattedrale di Nantes.

Non è affatto una notizia di secondo piano ma, nella mia rassegna stampa giornaliera, l'ho vista pubblicata solo su Il Manifesto (Chiara Cruciati). Il Parlamento egiziano che sta via via chiudendo ogni spiraglio di libertà, ha accolto una proposta di legge per vietare l'uso degli aquiloni. D'ora in poi in Egitto, pena due notti di carcere e una multa fino a 60 dollari, i bambini non potranno più cullare al vento il loro sogno di libertà.

Grazie a Toni Mira. Con un articolo su Avvenire, ha rotto il silenzio su un anniversario giudicato minore solo da chi pesa il valore della vita umana con la misura della notorietà o dei soldi.

La fase politica attuale è caratterizzata da una frammentazione spaventosa. Frammentato tutto l'arco costituzionale con una contrapposizione fatta di colpi bassi e parole spregevoli.

Solo in pochi, di anno in anno, si ricordano che il 14 luglio 1938 Il Giornale d'Italia pubblicava il Manifesto degli scienziati razzisti o Manifesto della razza firmato da alcuni scienziati italiani.

Se ne parla. A denti stretti e sottovoce. A volte con le lacrime agli occhi. E che la delinquenza organizzata della peggior specie avrebbe tratto vantaggio e profitto dalla crisi economica in corso, era fuori dubbio.

Ascoltiamole bene le parole che Salvini ha detto per annettersi Berlinguer e i suoi "valori": "I valori di una certa sinistra che fu, quella di Berlinguer – ha detto – : lavoro, fabbriche, operai, insegnanti, agricoltura, artigiani... adesso sono stati raccolti dalla Lega, quindi se il PD chiude in Botteghe oscure e la Lega apre, è un bel segnale". Ancora una volta siamo di fronte a una comunicazione falsificata che punta più sull'effetto e la provocazione che sul senso delle cose dette.

"Non sputare in cielo perché ti ritorna in faccia" è uno dei proverbi che mio padre ripeteva spesso. Da giovane mi è sempre sembrato il riflesso di una mentalità fatalista con una visione "del cielo" particolarmente rancorosa e vendicativa.

Nadia Terranova è la penna che descrive meglio ciò che è avvenuto sull'ennesima nave della disperazione. Da La Stampa di ieri, trascrivo.

Non smettete di raccontare Alex Langer ai giovani e a quanti non hanno avuto la gioia d'averlo conosciuto. Ma non perché non se ne perda la memoria, come si dice sempre per tante persone che hanno segnato un solco nella terra di questa terra.

Tutti col fiato sospeso ma con l'orecchio teso in Vaticano per essere rassicurati sulle sorti delle popolazioni palestinesi della Cisgiordania. Ovvero per le sorti della pace.

Dire che le considerazioni di Gianrico Carofiglio pubblicate oggi su Repubblica sono interessanti, è dire molto poco. Già il titolo è quanto mai significativo: La lingua del potere non vuole domande.

Ieri papa Francesco ha raccontato la vicenda biblica di Davide con un riferimento insistente alla preghiera secondo il modello che ritroviamo nella vita del re di Israele. Molto significativamente il Papa ha accostato la preghiera alla poesia.

Due miei amici, genitori di due ragazzi, uno dei quali gay, hanno scritto al cardinal Bassetti presidente della Cei, esprimendo il proprio disaccordo sul comunicato del 10 giugno scorso.

Sono passati sessant'anni dalla dichiarazione di indipendenza del Congo. Oggi si chiama Repubblica Democratica del Congo e in quella nazione il governo ha messo in piedi una serie di manifestazioni ed eventi per celebrare l'anniversario.

Confesso apertamente la mia scarsa inclinazione verso tutte le forme di patriottismo e nazionalismo. Alle bandiere tricolore alle finestre come all'inno cantato a squarciagola, alle frecce tricolore in cielo e alla retorica che esalta gli italiani a dispetto di tutti gli altri abitanti del pianeta. Le ragioni della mia indifferenza sono tante e forse non interessano a nessuno.

Quando penso a Sarah Hegazi non riesco a nutrire altro sentimento se non una straripante tenerezza. Provate a smentirmi dopo aver letto il messaggio lasciato su Instagram qualche giorno prima di suicidarsi: "Il cielo è più bello della terra. E io voglio il cielo, non la terra!".

 La notizia della prima uscita pubblica del vescovo di Pinerolo, Derio Olivero, mi commuove. Mi commuove quest'uomo disarmato che come Gesù mostra le ferite della croce ma senza avere la tentazione di ostentarle come medaglie al merito. Tutt'altro!

I preti di Trinitapoli, comune di 14mila abitanti nella provincia di Barletta-Andria-Trani, domenica scorsa, Festa del Corpo e sangue di Cristo, hanno diffuso una riflessione che sembra contemporaneamente un'esortazione e un appello.

È bastato l'abbattimento di un monumento a Bristol per scatenare la furia iconoclasta e sviluppare un dibattito sulla correttezza di decidere la rimozione di simboli con una sensibilità posticcia, ovvero maturata nel corso dei secoli. Non si può giudicare – si dice – con la sensibilità odierna ciò che oggi ci fa inorridire e che a quei tempi era assolutamente normale, plausibile e giustificato.

Tra le Favole al telefono di Gianni Rodari ce n'è una che si intitola: Case e palazzi. È una favola triste che racconta della visita a un signore anziano ricoverato in una casa di riposo.

Caro presidente Giuseppe Conte. Voglio unire la mia voce al dispiacere e alla rabbia di Paola e Claudio Regeni dal momento che persino le forze di opposizione al suo governo che pure non perdono occasione per dissentire, di fronte all'operazione egiziana, tacciono o esprimono soddisfazione.

 Mi ha sorpreso sapere che gli inglesi avessero eretto una statua a Edward Colston che era un mercante di schiavi africani. Pare ne avesse procurati circa 80mila e che in 19mila morirono durante il trasporto.

E non può che essere mondiale. E non per ambizione, per vanto o per esaltazione. Semplicemente perché è nella sua stessa "natura".

Non c'è opera creativa che non sia nello stesso tempo liberatrice. Non si può dare vita e diventare nel contempo proprietari della vita che si è aiutato a far nascere.

Sì, ha ragione Roberto Zichittella, Walter Tobagi era un giornalista che sapeva prendere appunti. Uno che la cronaca se l’annotava fino a scolpirla in un quaderno e poi nell’inchiostro della pagina di giornale del giorno dopo oppure, chissà, dopo qualche mese o qualche anno.

Ma qualcuno è in grado di spiegarmelo perché la distanza da osservare tra le persone in questo tempo di pandemia deve essere definita da tutti "distanza sociale"? No, perché io – forse ingenuamente – ho sempre pensato che la distanza sociale fosse rappresentata dall'ingiusta distribuzione del reddito e dalle ingiuste disparità di trattamento. Distanza sociale richiama distinzioni classiste o razziste.

 

A me capita spesso di incontrare dei "vecchi giovani" e – ahimè – dei "giovani vecchi". Tra quelli che mi hanno fatto innamorare della prima categoria vi è un signore con la chioma bianca racchiusa in un codino, che oggi compie 90 anni e si chiama Eddie Hawkins.

Giovanni Falcone che ci insegna la pazienza dei tempi lunghi per sconfiggere innanzitutto la smania del "tutto e subito" che, tradotto, significa "poco e approssimativo".

Si estende in ben 9 nazioni differenti attorno al Rio delle Amazzoni e ai suoi affluenti. Comprende una popolazione di circa 33 milioni di abitanti dei quali almeno tre milioni sono popoli indigeni originari.

Forse non tutti hanno capito perché la Giornata mondiale contro l'omofobia è stata fissata nella data del 17 maggio.

Poche persone al mondo riuscivano a comunicare vita come Ezio Bosso che da anni aveva un cancro a tormentarlo e, se non bastasse, è subentrata una malattia degenerativa ad affrettarne la morte.

Non è soltanto una finezza teologica ma una vera e propria prospettiva di fede, quella che fa dire a Papa Francesco quelle parole che convocano la Giornata di preghiera, digiuno e opere di carità per quest'oggi.

Da qualche giorno, e per diverse circostanze, mi ritorna in mente come un'eco insistente una parola di Madre Teresa di Calcutta che amava ripetere: "Quando il perché è forte, il come si trova sempre".

Su un giornale specializzato in armi e difesa (armata), ho letto l'analisi di un "esperto" di sistemi bellici e strategie di sicurezza

Se è vero che "fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce", è altrettanto vero che, talvolta, anche un albero bello cade in silenzio.

"Abbiamo fin troppi problemi a casa nostra che figurati se possiamo occuparci di morti africani".

Oggi Enzo Bianchi, che ci insegna a leggere la vita nella vita, ovvero nella terra, negli sguardi e nei profumi, ha twittato: "Ecco, sono fioriti i papaveri, fiori delicatissimi, da contemplare, non da raccogliere perché subito sfioriscono:

Fase 2 o non fase 2 spero sia chiaro a tutti che il problema della circolazione del virus e dei danni che produce, non è superato.

Sono molti i dubbi sull'opportunità dell'embargo cui ricorrere per indurre governi e regimi autoritari ad avviare un processo di pace o a ristabilire il diritto in una nazione.

Mons. D'Ercole, dopo aver letto la sua intervista e seguito la sua esternazione in video circa le decisioni del governo di non consentire ancora le celebrazioni liturgiche con la partecipazione di popolo, non le nascondo che sono stato tentato a più riprese di scriverle una lettera per dirle quanti chilometri dista la sua visione di chiesa dalla mia.

"Erano dodici. Morti come muoiono i dimenticati. Trascinati nell'abisso di un continente che volta le spalle. Sette sono affogati in mare. Cinque mentre venivano riportati in Libia. Erano dodici, ma non sono più un numero.

Valeria ha compiuto tre anni da qualche giorno. Anche lei da più di 40 giorni sta in casa. I suoi genitori se ne inventano una dopo l'altra per poter rendere più lieve, proficuo e bello questo tempo da trascorrere insieme.

Questo 25 aprile, più unico che insolito, senza cortei e discorsi dai palchi, dovrebbe essere celebrato in maniera riflessiva, intima, silente. Una giornata di ascolto.

Se si va in giro a cercare le cose belle che avvengono in questo tempo di emergenza, di crisi e, per molti, di dolore, di lutto e di sofferenza, ci si ritrova col paniere colmo di cose belle.

Nel canone della liturgia eucaristica (la messa) per antica tradizione si fa memoria dei defunti affidandoli alla misericordia di Dio. Mi pare un segno bello e importante per tutti.

"Regolarizzare gli immigrati che lavorano nel nostro Paese sarebbe veramente il raggiungimento di una duplice finalità.

Di don Tonino Bello ammiro la genialità spirituale e profetica incomparabile.

Con un bell'editoriale su Avvenire Leonardo Becchetti spiega come, oggi più che mai, ci si renda conto che gli immigrati servono al nostro Paese molto più di quanto noi possiamo immaginare.

I virus non vengono mai da soli. Proprio questa pandemia ci sta insegnando che questo virus diventa particolarmente letale quando incrocia condizioni già compromesse e di particolare vulnerabilità.

Di per sé dovrei scrivere "il panaro della solidarietà" perché di questo si tratta. Avrete saputo che in pieno centro storico a Napoli è comparso un panierino calato da un balcone con la scritta: "Chi può metta e chi non può prenda".

La situazione che è venuta a crearsi con la pandemia in corso non è solamente eccezionale, è inedita. In queste proporzioni e con queste modalità non si era mai vista.

Ieri l'allarme di Francesco Messina, direttore dell'Anticrimine, che diramava un dispaccio a tutti i questori perché ha informazioni secondo le quali "i clan mafiosi reclutano gli imprenditori in crisi".

Come vento e rugiada, tempesta e quiete, lacrime. Di gioia ma anche di dolore. Silenzio che non trova le parole e ascolto di una Parola altra.

Ormai forse sarà accaduto anche a qualcuno tra voi di perdere un amico o un conoscente a causa del Covid19. Oppure, spero, di no. A me la notizia è giunta questa mattina.

Il carcere per noi è una protesi lontana che con la vita quotidiana e sociale non c'entra nulla. Il carcere non esiste. Che poi è un modo di esorcizzare quella realtà e di segnare una distanza igienico-sanitaria dal nostro perimetro di perbenismo.

Un virus è talmente piccolo che nemmeno lo vedi. Anzi, a dirla tutta, è proprio questa sua inconsistenza a renderlo tanto efficace nella sua capacità di contagio. Se si vedesse, tutto sarebbe più agevole.

Una marcia nazionale per l’8 marzo e un giorno di blocco generale il 9: nessuna donna a scuola, in università, a fare la spesa, a lavorare. Così reagisce il Messico all’ondata di femminicidi che sta colpendo il Paese.

Il Paese da 60 milioni di direttori tecnici della nazionale di calcio, non esita in questo periodo a trasformarsi in una foresta di virologi, infettivologi, specialisti dell'emergenza e della protezione.

È morto ieri in Nicaragua Ernesto Cardenal. Aveva 95 anni distillati nella lotta per la giustizia e per la bellezza.

Potrà apparire come una notizia secondaria ma vi garantisco che sul piano storico, religioso, sociale e spirituale non lo è affatto. Questa sera, dopo quasi 500 anni, nella cattedrale protestante di Ginevra si torna a celebrare una messa cattolica!

Gyosho Morishita è un monaco buddista che da 38 anni vive nel territorio di Ragusa dove arrivò nel 1982 da Nagasaki per unirsi alle proteste che si opponevano all'installazione dei missili Cruise nella base USA di Comiso.

Mi è sorta, improvvisa, un'insana curiosità: sono andato a cercare in rete le immagini delle sputacchiere. Oggi non si usano più e io non ricordo di averne mai vista una.

Esattamente 75 anni fa, il 24 febbraio 1945, moriva Josef Mayr Nusser. Moriva in un vagone del carro bestiame diretto a Dachau.

Tutte le testate giornalistiche, tutte indistintamente, hanno commentato l'uscita dell'Esortazione post-sinodale Querida Amazonìa con la questione del celibato dei preti che, rispetto al dramma e alla posta in gioco della situazione amazzonica, è davvero marginale.

“E ora torniamo alle cose di casa nostra” - dice il solerte giornalista radiofonico dopo aver parlato dell'Esortazione post-sinodale “Querida Amazzonia”.

Chiunque segua da tempo le vicende dei popoli indigeni dell'Amazzonia e sente il proprio cuore battere all'unisono con la difesa di quella natura che riempie sguardi, cuori e polmoni, festeggia la giornata di oggi come una data storica.

mirMan mano che passa il tempo, siamo moralmente obbligati a chiederci quali siano state le ragioni che hanno portato al silenzio se non al negazionismo esplicito circa il massacro delle foibe.

Ci sono delle volte in cui, con orgoglio, mi ritrovo a dire: “Vedi? Lui è un mio amico”. Parlando di Davide Mattiello mi piace dire che, prima che essere il co-fondatore di Acmos e di Benvenuti in Italia a Torino, prima che aver condiviso per qualche anno l'ufficio di presidenza di Libera

“Compra un'arma Smith & Wesson fra quelle elencate qui sotto, presso uno S&W e Prima Armi ti fa il pieno. Per te in omaggio, una carta carburante ENI da 50 €”.

Se non intervengono fatti nuovi da parte del governo, ovvero provvedimenti quantomeno di sospensione, domani si rinnova automaticamente e tacitamente l'accordo Italia-Libia per la gestione dei migranti nei campi di accoglienza/prigionia libici.

Non riesco a leggere o ad ascoltare il discorso pronunciato da Liliana Segre nell'aula del Parlamento Europeo senza commuovermi.

L'Unione delle Comunità Ebraiche in Italia da tempo aveva aderito al progetto dei corridoi umanitari: portare in Italia profughi in fuga dalle guerre o dalla fame (finora 2.700 persone) a zero euro per lo Stato.

“Il ricordo è un fatto personale – dice Giorgio del Liceo scientifico di Ruvo di Puglia – la memoria invece è un fatto collettivo”.

È il giorno in cui Oxfam, come ogni anno, ci raggiunge con i numeri amari delle disuguaglianze e dimostra al cospetto del mondo che la ricchezza c'è


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